Luino, cinghiali senza freni nei campi: “divorati” 17 ettari di prato

L'allarme degli agricoltori: "A rischio il 90% del fieno"

I cinghiali sono il “terrore” degli agricoltori

I cinghiali sono il “terrore” degli agricoltori

Luino (Varese), 23 gennaio 2018 - Cinghiali scatenati. La Coldiretti lancia l’allarme dopo l’ultimo episodio di devastazione. Questa volta, a farne le spese sono stati i campi situati tra Luino e Montegrino Valtravaglia, dove gli ungulati hanno devastato, in totale, circa 17 ettari di prato stabile. "È una lotta continua con questi animali infestanti, che da un paio di mesi sono tornati a prendere di mira i miei tre ettari di terreno - racconta Marinella Pastorelli, 49 anni, agriturista di Montegrino Valtravaglia - In questi appezzamenti noi coltiviamo fieno per alimentare i nostri capi di bestiame; tra cui bovini, asini e conigli. Temiamo che la situazione dell’anno scorso si ripeterà anche quest’anno, replicando la perdita di circa il 90% del fieno". Le segnalazioni, spiegano dall’associazione degli agricoltori, riguardano una superficie totale di più di 25 ettari di prato stabile, dislocato nelle zone di “Fornasette”, “Palone” e “Paü”.

I danni provocati dagli ungulati in questo territorio avvengono oramai con preoccupante regolarità da qualche anno, producendo perdite ingenti agli allevatori: solo l’anno scorso si calcola una produzione di fieno ridotta del 60% circa. "La mia azienda opera nel settore della produzione di latte da circa quattro generazioni - dice Fernanda Lanella, allevatrice di 57 anni di Voldomino - e non abbiamo mai visto una cosa del genere: se 15 anni fa si poteva pensare alla convivenza con questi animali, oggi è impossibile. Nei 20 ettari totali che ho nel comune di Luino, coltivati a prato stabile, almeno 15 vengono distrutti regolarmente, tanto che ormai il fieno prodotto è talmente poco e rovinato che non converrebbe più nemmeno raccoglierlo". Il problema con gli ungulati, dicono da Coldiretti, risiede nella frequenza con cui questi si recano a scavare buche nei campi in cerca di cibo. Il lavoro degli agricoltori, ormai, è diventato una “rincorsa” alle devastazioni. "Gli imprenditori sono stanchi - tuona Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese - Le istituzioni devono urgentemente prendere provvedimenti a tutela del lavoro delle imprese contadine e porre fine alle scorrerie incontrollate degli animali".