Violazioni urbanistiche a Lavena: Finanza sequestra 17 immobili, 16 persone indagate

Denunciati amministratori pubblici, funzionari e impiegati pubblici, geometri, architetti, ingegneri edili, il titolare dell’impresa edile e l’imprenditore committente

Guardia di finanza di Luino al lavoro

Guardia di finanza di Luino al lavoro

Luino, 21 agosto 2017 - Completata l'operazione "Vista Lago", che ha visto il sequestro, da parte della Guardia di finanza di Luino, di 17 immobili del valore di oltre 4 milioni di euro a Lavena Ponte Tresa. L’attività investigativa ha avuto inizio, alla fine del 2015, a seguito di alcuni esposti ed è stata incentrata sull’esame della documentazione, sequestrata presso gli uffici dell’Amministrazione comunale e della società costruttrice, nonché su diverse ispezioni dei luoghi con l’ausilio di esperti consulenti tecnici nominati dall’Autorità giudiziaria, che hanno permesso di rilevare abusi edilizi e ripetute violazioni urbanistiche. Per sanare almeno in parte queste ultime, la società costruttrice e l’Amministrazione comunale si erano accordate per stipulare una convenzione del valore di 410.000 euro finalizzata alla realizzazione di un parcheggio pubblico.

L’indagine ha portato all’individuazione e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Varese di 16 soggetti tra amministratori pubblici, funzionari e pubblici impiegati dell’ente locale, nonché alcuni professionisti, tra geometri, architetti ed ingegneri edili, il titolare dell’impresa edile e l’imprenditore committente dei lavori, in quanto, in concorso tra loro, hanno omesso la vigilanza, sia documentale che materiale, durante l’esecuzione dei lavori. In questo modo è stato consentito al rappresentante legale della società di commettere abusi edilizi ottenendo un notevole incremento volumetrico della struttura, pari al doppio di quello autorizzato in precedenza. I tecnici comunali, nonostante le reiterate violazioni urbanistiche, hanno emesso il parere tecnico che asseverava di fatto la regolarità degli elaborati progettuali, facendo sì che venisse approvata la bozza di convenzione su presupposti inammissibili in quanto illeciti.

La società committente dei lavori ha così ricevuto un ingiusto vantaggio, derivante dagli incrementi volumetrici di cui è sopra cenno, mentre i condomini residenti hanno subito una serie di danni, connessi al mancato rispetto della normativa attinente i requisiti igienico–sanitari e a una classificazione energetica sovrastimata. Inoltre, i progettisti, in concorso con il committente dei lavori, hanno predisposto documentazione progettuale ed amministrativa ideologicamente falsa facendo risultare che alcuni appartamenti erano stati costruiti dopo il rilascio del permesso mentre, in realtà, erano già abitati da diversi mesi prima della stipula della convenzione. Sono state, inoltre, riscontrate violazioni in materia di certificazioni energetiche, come già sopra accennato, nonché frodi assicurative. Le Fiamme Gialle luinesi hanno quindi sottoposto a sequestro preventivo i 17 immobili.