Varese, incrocio più sicuro in via dei Mille: "Basta con gli incidenti mortali"

Lavori nella zona dove fu travolta e uccisa la giovane Giada Molinaro

Il punto dove fu investita la giovane studentessa Giada Molinaro

Il punto dove fu investita la giovane studentessa Giada Molinaro

Varese, 24 gennaio 2017 - «Sono al varo un piano per migliorare la sicurezza stradale di tutta Varese con interventi in diversi punti ad alta criticità». Il sindaco Davide Galimberti, con il vicesindaco Daniele Zanzi, parla di interventi ormai pronti a partire.

Si inizia con viale dei Mille. Precisamente «dall’attraversamento pedonale davanti al cinema Nuovo molto pericoloso», precisa Zanzi. In quel punto il 14 settembre scorso fu investita e uccisa Giada Molinaro, studentessa varesina di 17 anni, travolta sulle strisce da Flavio Jeanne, 24 anni, che non si fermò e fu arrestato dopo 48 di latitanza con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. «L’attraversamento avrà un’isola di sicurezza tra le due corsie - spiega Zanzi - sarà costeggiato da un riparo in modo da restringere leggermente la carreggiata costringendo le auto a rallentare e sarà completamente illuminato grazie al nuovo impianto che Aci donerà alla città».

Si parte tra qualche settimana: «Aspem sta ultimando un intervento - dice il vicesindaco - poi partiremo. Mai più morti in quel tratto di strada». Altra priorità è quella di contrastare in modo efficace e con tolleranza zero il fenomeno dell’alta velocità in diversi punti della viabilità cittadina. «Agire - spiega Zanzi - sia con l’installazione di dissuasori, dove è possibile, sia con l’introduzione di efficaci misure deterrenti quali i radar». I dissuasori di velocità, infatti, non possono essere installati lungo le arterie viabilistiche percorse da autobus, oppure in strade che rientrano nei principali percorsi seguiti dalle ambulanze per raggiungere gli ospedale. Le ragioni sono abbastanza lampanti.

«I radar saranno installati inizialmente in quattro diversi punti della viabilità cittadina - spiega Zanzi - Chi non rispetta i limiti, chi corre, sarà punito. Inoltre stiamo pensando di installare dei velo stop in altre zone cittadine». I velo stop, definitivamente sdoganati dopo diverse polemiche, sono le colonnine arancioni fisse dentro le quali possono essere posizionati gli autovelox. Oppure no. La colonnina è fissa, l’autovelox «gira» ma l’automobilista non sa mai se il misuratore di velocità è presente oppure no.

In altre città si sono dimostrati deterrenti efficaci: l’automobilista nel dubbio frena e rallenta per evitare una salatissima multa oltre a una considerevole decurtazione dei punti dalla patente.Il vicesindaco cita il caso di «via Tasso. Esempio lampante della mancanza del rispetto dei limiti di velocità con alto rischio di incidenti in conseguenza di questo comportamento». Il piano terrà ovviamente conto dell’analisi dei flussi di traffico e, sul medio periodo, dovrebbe anche liberare zone oggi «afflitte» da un traffico eccessivo.