Gallarate, tremila euro nel segno di Mattia: regalo speciale per aiutare chi soffre

Donazione al Camelot in memoria del giovane morto a novembre dopo aver trascorso nella clinica i suoi ultimi tre anni e mezzo di vita

La cerimonia di consegna del contributo di 3mila euro

La cerimonia di consegna del contributo di 3mila euro

Gallarate (Varese), 28 dicembre 2016 - Un regalo di Natale prezioso, pensato per dare sostegno all’importante attività svolta al’interno del nucleo "Tavola" del Camelot 3SG. Un commovente gesto compiuto nel ricordo di Mattia, un giovane che nella struttura gallaratese ha vissuto - in stato vegetativo - i suoi ultimi tre anni e mezzo. I familiari, infatti, hanno effettuato una donazione di 3mila euro, contributo messo a disposizione per l’attivazione di una nuova sala multisensoriale. Da un’esperienza di dolore, dunque, arriva un gesto di attenzione e di amore nei confronti di altre persone che si trovano nella stessa situazione vissuta da Mattia.

Ha toccato il cuore la lettera scritta da Erika, la sorella del giovane scomparso nello scorso mese di novembre. "Avevo fatto una promessa a Mattia - si legge -, e tale sarà d’ora in poi il mio scopo di vita. Farò l’impossibile perché tutti capiscano che chi è in stato vegetativo non è morto, non è un pezzo di arredamento da abbandonare al proprio destino, ma è ancora una persona che prova emozioni e che cerca disperatamente di comunicare con noi". Erika e la famiglia hanno dunque donato 3mila euro, somma che rappresenta il primo passo, l’inizio di un nuovo cammino. Il prossimo obiettivo è infatti rappresentato dalla creazione di un’associazione che riunisca i familiari dei pazienti in stato di veglia non responsiva, un’opportunità attraverso la quale ampliare i servizi e aprirsi al territorio.

Nel ricordo di Mattia, questo nuovo percorso parte dunque con l’avvio della nuova sala multisensoriale: lo spazio è dotato di una fontana a bolle per la cromoterapia, di un pannello luminoso con giochi di luce e di un cielo con stelle cadenti, un'area nella quale sono previsti momenti di terapia per gli ospiti e per i loro cari, assistiti dal personale specializzato. "Questa può e deve essere l’eredità di Mattia", ha dichiarato il responsabile del Camelot, Giacomo Peroni, in occasione della cerimonia di consegna del contributo di 3mila euro. Il gesto compiuto dai familiari di Mattia ha commosso anche il sindaco Andrea Cassani. "È un dono importante - ha sottolineato -, un segno di apprezzamento nei confronti del Camelot che colpisce tutti noi".

Sono una grande famiglia le 30 persone (infermieri, operatori socio-sanitari, educatori, psicologi) che lavorano nella struttura gallaratese sotto il coordinamento del responsabile dei posti letto, Fernando Crespi. Una grande famiglia che lì si ritroverà per gli auguri di Capodanno, nel ricordo di Mattia. "Tutto quello che mio fratello mi ha insegnato in questi anni - ha scritto la sorella Erika - non deve andare perso né dimenticato". Una frase diventata ragione di vita.