Paura a Gallarate, chiede attenzione per l’auto e riceve una scarica di pugni

Commerciante di viale Milano denuncia aggressione

Fabio Panizza, titolare dell’Emporio di Noè

Fabio Panizza, titolare dell’Emporio di Noè

Gallarate, 20 agosto 2017 - Ho chiesto più attenzione per la sua auto, dopo che se l’è vista colpire con una bicicletta scaricata sul cofano. E mal gliene è incolto, dato che è stato sommerso da una gragnuola di colpi al viso. Il protagonista della disavventura è Fabio Panizza, volto molto noto a Gallarate. Gestisce, infatti, il negozio - e pensione per animali - “Emporio di Noè”, gettonatissimo ricovero per gli animali, lasciati in custodia dai loro padroni in partenza per le vacanze. Venerdì pomeriggio si trovava nella sua bottega all’incrocio fra viale Milano e via Ivrea, quando ha notato un furgone posteggiare lungo la strada. Dal veicolo - è lui stesso a raccontarlo - «è sceso un ragazzo molto muscoloso, che ha estratto dall’abitacolo una bicicletta e l’ha scaricata sul cofano della mia auto, colpendolo con violenza». Il titolare dell’Emporio di Noè è uscito, chiedendo al ragazzo di fare un pizzico di attenzione. Il giovane, è sempre Panizza a raccontarlo, non ha fatto una piega. Si è avventato contro l’esercente, riempiendolo di pugni e schiaffi.

«Mi ha gettato a terra - prosegue - rompendomi gli occhiali. E mentre ero dolorante sul marciapiede, ha provato a colpirmi ancora. L’altro ragazzo che era con lui, fortunatamente, l’ha allontanato». A quel punto l’aggressore, a quanto sembra, ha lasciato la zona con la bicicletta che aveva rovesciato sull’auto di Panizza. L’episodio, sempre a sentire il proprietario dell’Emporio di Noè, ha avuto una coda. Qualche ora dopo, infatti, si sarebbe presentato in negozio la persona che era sul furgone con il “pugile”. «Mi ha detto che non lo conosceva - prosegue Panizza - e che l’aveva solamente accompagnato in zona dopo che gli aveva chiesto un passaggio». Indaga la polizia: gli uomini della volante, intervenuti poco dopo, hanno raccolto la testimonianza del negoziante, che ha descritto loro il suo aggressore come un giovane dai tratti sudamericani, molto palestrato. La sua identificazione sarebbe vicina. La zona dell’assalto, non lontana dalla stazione, è considerata fra le più calde sul fronte sicurezza a Gallarate e la sua condizione è stata terreno di scontro politico.