Arcisate-Stabio, attivata la ferrovia Varese-Svizzera

Ricevute le certificazioni necessarie per la messa in esercizio. Tre nuove fermate: Induno Olona, Arcisate e Cantello Gaggiolo

Il cantiere dell'Arcisate-Stabio

Il cantiere dell'Arcisate-Stabio

Arcisate (Varese),  1 dicembre 2017 - La nuova linea ferroviaria Arcisate – Stabio (Svizzera) e le tre nuove fermate di Induno Olona, Arcisate e Cantello Gaggiolo sono pronte. Il nuovo tracciato ferroviario ha infatti ricevuto le certificazioni necessarie per la messa in esercizio dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) e dalla società di certificazione Italcertifer.

Per tutto il mese di dicembre, viste le peculiarità della linea transfrontaliera, saranno effettuate prove tecniche per testare le condizioni di esercizio e le tecnologie installate, come l’innovativo sistema di transizione dinamica che consente il passaggio “in corsa” dalla rete ferroviaria italiana a quella svizzera e viceversa, in piena sicurezza. La nuova linea Arcisate - Stabio è infatti  il primo valico transfrontaliero fra i due Paesi senza stazione di confine. L’infrastruttura ferroviaria, costruita da RFI con la direzione lavori di Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, collegherà Varese con il Canton Ticino e con Como, attraverso Mendrisio.

Contestualmente, sono terminati i lavori di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico della linea Varese – Porto Ceresio, parte integrante del nuovo collegamento. Nello specifico, sono stati rinnovati i binari, il sistema di alimentazione elettrica dei treni e tutti gli impianti di sicurezza e segnalamento. Consolidata anche la sede ferroviaria. Le stazioni di Porto Ceresio e Bisuschio sono state interessate da lavori di riqualificazione ai marciapiedi, alle pensiline e a tutti gli ambienti di stazione.

Il servizio commerciale sulla nuova linea Arcisate - Stabio, gestito dalla società TILO di Regione Lombardia e Canton Ticino, partirà domenica 7 gennaio 2018.

Nei comuni di Induno Olona e Arcisate la nuova linea corre in una trincea profonda fra i 6 e gli 8 metri sotto il piano campagna. Sono così superate le interferenze con la rete stradale, ricucendo il tessuto urbano e riducendo l’impatto visivo e acustico. L’infrastruttura è dedicata al servizio passeggeri, con velocità commerciale fino a 100 km/h. Lungo il tracciato sono presenti due gallerie, Induno (950 m) e Bevera (970 m), oltre al viadotto Bevera a sette campate (439 m) e il ponte Baranzella (40 m). La circolazione ferroviaria è gestita da apparati di sicurezza telecomandati dal Posto centrale di Milano. Il sistema di alimentazione è a 3 kV in corrente continua fino al confine di Stato, dove avviene il cambio di tensione a 15 kV in corrente alternata, in uso sulla rete svizzera. Le opere civili, di armamento e trazione elettrica sono state realizzate dall’impresa Salcef; quelle tecnologiche dall’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) CEIT-Alstom.