Uccisi dall'ex a Mestre dopo l’invito a cena: avevano vissuto a Gallarate

Ingegnere e informatica trucidati dall’ex fidanzato di lei

Anastasia Shakurova, 30 anni

Anastasia Shakurova, 30 anni

Gallarate, 20 giugno 2017 - La scia di sangue dell’efferato duplice omicidio che ha scosso l’Italia nel weekend arriva fino a Gallarate. Anastasia Shakurova, 30 anni, e il compagno Biagio Junior Buonomo, 31, ammazzati a Mestre dall’ex fidanzato della giovane, il cinquantenne insegnante di inglese Stefano Perale, per qualche tempo hanno vissuto a Gallarate. Ingegnere aerospaziale, figlio di un dipendente comunale di Sant’Arpino in provincia di Caserta, Buonuomo si era trasferito a Gallarate dopo la morte della madre. Lavorava per una società in affari con Finmeccanica-Aermacchi e stava seguendo un progetto a Mestre. La sua compagna, di origine russa, incinta al quinto mese, lavorava invece per un’azienda informatica.

I due, che per qualche tempo hanno vissuto a Gallarate, stavano prendendo casa nella provincia veneziana, dopo essersi conosciuti per lavoro e non essersi più lasciati. Nel Varesotto Biagio ci era arrivato anni fa, quando aveva perso la madre. Era partito alla volta della Lombardia per cercare di perseguire il suo sogno, lavorare in una grande azienda come ingegnere aerospaziale, e ci era riuscito. A casa, a San’Arpino, ha aveva lasciato il padre Vito, geometra del Comune, che vive con la seconda moglie. Prima di trasferirsi nella zona di Venezia, dove aveva comprato una casa da poco, solo la scorsa settimana il trentunenne era tornato a casa, in Campania, insieme alla fidanzata, per salutare amici e parenti e per votare alle elezione amministrative. Anche se viveva in Lombardia e presto sarebbe andato in Veneto, aveva conservato la residenza a casa della sorella, a Ischia. Forse, se le cose fossero andate diversamente, dopo la nascita del loro bambino i due ragazzi si sarebbero sposati.

Sabato notte scorso invece, l’invito a cena da parte di Perale, insegnante di inglese che, dopo la fine della storia con Anastasia di cui evidentemente non si era fatto una ragione, ha prima narcotizzato la coppia e poi l’ha stroncata. Saranno gli inquirenti a ricostruire cosa sia accaduto nell’appartamento di Mestre ma, stando alle prime ricostruzioni, sembrerebbe proprio che Perale quell’aggressione mortale l’avesse premeditata. Una volta fatta accomodare i due ragazzi al suo tavolo, ha servito loro una bevanda nella quale aveva disciolto un narcotizzante. Quando i due hanno iniziato a sentirsi male, il cinquantenne ha trascinato la ragazza nella sua stanza da letto e l’ha soffocata con un cuscino. Poi, forse mentre stava tentando di fuggire in cerca di aiuto dopo essersi ripreso, Biagio Buonomo è stato raggiunto sulle scale. Qui è stato preso a sprangate fino alla morte. Qualche minuto dopo è stato lo stesso Perale a telefonare al 112 e a raccontare il suo misfatto.