I danni dei cinghiali toccano i 55mila euro all'anno

A breve sarà organizzato un vertice tra i soggetti interessati per contrastare il problema dei danni provocati dalla fauna selvatica

Cinghiali in una foto De Angelis

Cinghiali in una foto De Angelis

Varese, 21 febbraio 2017 - Un vertice per trovare una soluzione efficace al problema dei danni provocati dalla fauna selvatica al territorio, in particolare dai cinghiali. L'impegno per convocare un incontro con tutti i soggetti interessati dal problema, è stato preso al termine di un confronto in Prefettura tra il prefetto Giorgio Zanzi e la Coldiretti di Varese (il presidente Fernando Fiori e il direttore Raffaello Betti).  

In un comunicato l'associazione degli agricoltori ha ricordato che il tema dei danni provocati dalle continue invasioni della fauna selvatica sta assumendo, sul territorio della provincia prealpina, dimensioni ancor più gravi rispetto al passato. “In poco più di un decennio, siamo passati da un danno complessivo pari a 35.000 euro nell’anno 2005 e a 65.000 euro dell’anno 2016 (+ 85%)”, ha evidenziato il presidente Fiori. Dati che confermano come la specie più dannosa sia il cinghiale che, in tutto il territorio provinciale, è presente in modo abnorme ed incontrollato: nell’anno 2016 – cita la documentazione consegnata oggi da Coldiretti a Villa Recalcati – "i danni da cinghiale sono stati quantificati in 55.000 euro con una incidenza sul totale dei danni pari ad oltre l’84%".

Una situazione di disagio e pericolo non circoscritta al solo ambito agricolo, ma che coinvolge "problematiche relative alla sicurezza della circolazione stradale e alla stessa incolumità pubblica e sembrerebbe, a nostro parere, richiedere misure straordinarie da assimilare ad atti di protezione civile". Coldiretti ha evidenziato, in particolare,  la necessità di risolvere le oggettive carenze sia in termine di capacità di intervento, si in termini di programmazione. Il prefetto, secondo quanto riportato dall'associazione, ha espresso grande attenzione alla problematica e ha assicurato il proprio impegno per giungere in tempi brevi alla definizione di un incontro in cui partecipino tutti gli attori interessati dal problema: un incontro finalizzato, ovviamente, a trovare la via, percorribile, di una soluzione efficace.

L’altro tema affrontato nella riunione di questa mattina è legato alla concessione in affitto di terreni di proprietà di enti pubblici, via necessaria per dare risposte concrete alla crescente domanda di terreni da coltivare.