Somma Lombardo: raccolti devastati, scatta la caccia ai cinghiali

Agricoltori esasperati per i danni ingenti provocati dagli ungulati

Battuta di caccia al cinghiale

Battuta di caccia al cinghiale

Somma Lombardo (Varese), 20 novembre 2016 - Cinghiali nella fascia del Parco del Ticino: un’emergenza da risolvere per gli agricoltori, che stanno facendo i conti con i danni causati dalla presenza degli ungulati. Il loro numero, infatti, è cresciuto a dismisura, e occorre intervenire. Così, la prossima settimana, probabilmente venerdì, sarà effettuata una battuta di caccia che impegnerà una ventina di uomini fra guardie del Parco del Ticino e volontari addestrati per l’intervento.

A segnalare con preoccupazione la presenza sempre più numerosa e frequente di cinghiali nel territorio fra Sesto Calende e Somma Lombardo è Silverio Colombo, portavoce del comitato Vivere Coarezza. "Rispetto a qualche anno fa - sottolinea -, i cinghiali sono aumentati, e ora si avvicinano alle case alle porte della città. Non si può attendere che la situazione peggiori: la battuta di caccia è indispensabile per ridurre il loro numero". A contare i danni sono gli agricoltori, che ogni giorno trovano prati e campi devastati dal passaggio dei cinghiali. Gli animali, infatti, escono di notte a fare razzia, e il mattino dopo i segni del loro devastante passaggio sono ben visibili sul terreno. "Non è più possibile lavorare sapendo che ci sono in giro cinghiali che fanno disastri - afferma Osvaldo Brandazza, titolare di un’azienda agricola a Golasecca -. A causa della loro presenza ho visto dimezzato il raccolto di mais, e fra l’altro questi animali devastano prati e campi già seminati. Non si può andare avanti così: bisogna fare qualcosa, perché il nostro lavoro rischia di essere distrutto dai cinghiali. Ogni mattina sono costretto a fare la conta dei danni sui campi, situazione che per me è una vera e propria calamità. Da soli noi agricoltori non possiamo fare nulla".

Una prima risposta è arrivata dal Parco del Ticino, che ha organizzato la battuta di caccia per ridimensionare il numero dei "devastatori" selvatici. Eppure, fanno sapere i vertici dell’area verde che abbraccia le province di Varese, Milano e Pavia, è difficile calcolare con precisione il numero dei cinghiali presenti in zona. Ad ogni modo, per gli agricoltori gli ungulati sono davvero troppi, e adesso si spera nel buon esito dell’abbattimento per salvare le coltivazioni. I cinghiali abbattuti saranno poi consegnati a un macello certificato e la loro carne verrà commercializzata.