Varese, campi invasi dai cinghiali: agricoltura in crisi

Raffica d’incursioni nei terreni della provincia, allarme di Coldiretti

I cinghiali sono  un flagello per l’agricoltura

I cinghiali sono un flagello per l’agricoltura

Varese, 25 aprile 2017 - Cinghiali all’attacco. Come mai si era verificato, almeno in questi ultimi mesi. Coldiretti lancia l’allarme: stop alle esitazioni e agli «scaricabarile», il grido di dolore dell’agricoltura varesina va ascoltato in fretta. Anche perché, in questi ultimi giorni, gli ungulati hanno colpito duro e ripetutamente, anche in zone finora non toccate dal problema. "È inaccettabile - scandisce Fernando Fiori, presidente di Coldiretti - che non si ascolti la voce di un’agricoltura esasperata. Servono risposte concrete e reali".

A confermarlo sono gli agricoltori stessi. Paolo Martinelli, da Arcisate, allevatore, rischia di restare senza il suo fieno per alimentare le vacche con cui produce latte e carne: "I nostri prati sono nel mirino, in un’area molto più estesa rispetto al passato. Le ultime invasioni sono di questi giorni: succede anche in zone che prima non erano state colpite. Le dimensioni del problema siano sempre più fuori controllo". Anche Marcello Gasperini, in Valcuvia, è alle prese con lo stesso problema: "Continuiamo a vedere distrutto il nostro lavoro, giorno dopo giorno. A nulla serve riseminare: i cinghiali ripassano nei prati ed è tutto come prima. È un problema gravissimo, di questo passo rischiamo di dover cambiare mestiere: il foraggio che si porta in cascina è sporco di terra, inutilizzabile". Si aggiunge al coro Marinella Pastorelli, dell’azienda “Il Torchio” di Montegrino Valtravaglia: "Nei giorni scorsi ho sistemato 30.000 metri quadri in due prati. Tutto inutile: in meno di due giorni, tutto era già compromesso".