Saronno, morti sospette in corsia: al via l'udienza preliminare

Respinte tutte le richieste di enti e associazioni. Accolte invece quelle dei familiari dei quattro pazienti deceduti, di Gabriella Guerra, di Clelia Leto e dell'azienda sanitaria territoriale Valle Olona

Leonardo Cazzaniga in tribunale a Busto (Newpress)

Leonardo Cazzaniga in tribunale a Busto (Newpress)

Busto Arsizio, 25 luglio 2017 - E' in corso a Busto Arsizio l'udienza preliminare dell'inchiesta "Angeli e Demoni" sulle morti sospette in corsia per avvelenamento da farmaci nel Pronto soccorso dell'ospedale di Saronno, in provincia di Varese. Presente l'ex viceprimario del pronto soccorso saronnese Leonardo Cazzaniga, accusato di aver provocato quattro decessi. La sua amante Laura Taroni, infermiera, è accusata (in concorso con Cazzaniga) della morte del marito Massimo Guerra. Altri 11 medici invece sono accusati a vario titolo di omessa denuncia, favoreggiamento e falso idelogico.

Il gup Sara Cipolla ha raccolto 34 costituzioni di parte civile. Respinte tutte le richieste di enti e associazioni, accolte invece quelle dei familiari dei quattro pazienti deceduti con l'eccezione dei reati di omessa denuncia e favoreggiamento. Ammesse anche le costituzioni di Gabriella Guerra, sorella di Massimo (marito de Laura Taroni), Clelia Leto, l'infermiera di Cogliate che che con la sua denuncia ha dato il via alle indagini, e dell'azienda sanitaria territoriale Valle Olona. Ennio Buffoli, avvocato di Cazzaniga, ha sollevato un'eccezione relativa alla competenza territoriale: non esisterebbe secondo la difesa rapporto di continuità tra gli episodi avvenuti in famiglia e quelli in ospedale di Saronno.

(ha collaborato Gabriele Moroni)