Caserma dei carabinieri, la promessa del sindaco: "Operativa entro l’anno"

Vertice decisivo in Comune

L’edificio nuovo di zecca dove  da dieci anni l’Arma  dei carabinieri aspetta di trasferirsi. Sopra,  il sindaco Antonelli

L’edificio nuovo di zecca dove da dieci anni l’Arma dei carabinieri aspetta di trasferirsi. Sopra, il sindaco Antonelli

Busto Arsizio (Varese), 23 gennaio 2017 - Nuova caserma dei carabinieri: oggi è in programma un incontro del sindaco Emanuele Antonelli con i tecnici comunali e l’ufficio legale per definire l’accordo che sarà a breve sottoposto all’attenzione del curatore fallimentare che si occupa della complessa questione dell’edificio realizzato in via Bellini per essere la nuova “casa” dell’Arma a Busto Arsizio ma fino ad oggi (è pronto da una decina d’anni) inutilizzato. Un vicenda bloccata da anni che Antonelli si è impegnato a risolvere dando finalmente alla compagnia bustese una sede adeguata. Lo ha ripetuto spesso nelle ultime settimane il sindaco, «la nuova caserma è una priorità, entro l’anno, anzi quanto prima voglio chiudere il capitolo. Per me è un obbligo morale dare finalmente una sede adeguata a uomini che ogni giorno prestano un prezioso servizio nel nostro territorio ma sono costretti ad operare nelle condizioni che sappiamo nel vecchio edificio in piazza XXV Aprile».

Il primo cittadino si è speso in prima persona prendendo contatti con il curatore fallimentare, gli incontri si sono susseguiti per individuare percorsi che possano portare all’intesa e dunque finalmente, dopo anni di attesa, alla disponibilità dell’edificio. Oggi in Comune l’incontro tecnico per la formulazione dell’intesa, passo fondamentale per avvicinarsi all’apertura della nuova caserma, evitando contenziosi. A breve sarà sottoposto al curatore e quindi alla valutazione del giudice che ha sul tavolo la pratica fallimentare.

L'impegno dell’amministrazione comunale è dunque massimo sulla questione, un segnale che conferma l’intenzione di chiudere la vicenda che si trascina da troppo tempo. L’ipotesi sul tavolo tecnico oggi prevede che il comune (proprietario dell’area su cui è stato realizzato l’edificio) prenda possesso della caserma vera e propria, cedendola poi in affitto al Ministero mentre il curatore fallimentare disporrà di quegli spazi che dovevano essere alloggi e che diventeranno invece disponibili sul mercato. Una soluzione che sembra convincere sia il comune sia il curatore fallimentare. Oggi il nuovo incontro, un altro passo in avanti per una vicenda che sembrava destinata a diventare “una storia infinita” e che invece sembra aver trovato la strada giusta.