Varese, 20 luglio 2015 - Il caldo fa soffrire anche le mucche. Secondo un dato fornito da Coldiretti, infatti, a causa delle temperature troppo elevate nelle prime due settimane di luglio le mucche prealpine hanno prodotto fino al 15% di latte in meno. E, con l’ondata tropicale ancora ben lungi dall’essere finita, si potrebbe assistere a un ulteriore peggioramento. "In alcuni casi, quando fa così caldo - spiegano il presidente e il direttore di Coldiretti Varese, Fernando Fiori e Francesco Renzoni -, le vacche possono arrivare a produrre anche fino al 20% di latte in meno rispetto al solito, soprattutto nelle zone più calde della pianura".
Già alla vigilia di un weekend bollente e con le temperature vicine ai 40 gradi, negli allevamenti dell’Alto Varesotto le misure anti afa erano scattate, con doccette e ventilatori che lavorano a pieno regime riuscendo in parte a rinfrescare gli animali. Anche gli abbeveratoi funzionano alla portata massima, perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi. "Molte aziende della nostra provincia sono pronte ad affrontare la situazione, con impianti all’avanguardia, ventilatori a pale molto grandi sotto cui gli animali si stendono e riescono a rinfrescarsi. In questo modo lo stress a cui le vacche sono sottoposte per il gran caldo viene alleviato, ma un calo della produzione si registra ugualmente".
La situazione è preoccupante in tutta la Pianura Padana, dove si produce il 40% del latte italiano. A livello regionale sono già 20 milioni i litri di latte persi per colpa del caldo nei primi quindici giorni di luglio, come evidenzia un’analisi di Coldiretti Lombardia. Per le mucche infatti il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi: oltre questo limite mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.
Anche per i maiali sono stati accesi i condizionatori, per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40% in meno della razione giornaliera. I picchi di caldo, sottolinea la Coldiretti, stanno creando problemi anche alle galline che fanno meno uova e anticipano la muta per colpa dello stress da afa: nei pollai infatti si è già registrato un calo fra il 5 al 10% nella deposizione delle uova.