Taglio allo stipendio delle educatrici, i genitori: "Non paghiamo le rette"

A Busto Arsizio la clamorosa protesta in solidarietà alle insegnanti degli asili nido e delle scuole materne comunali

Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli (Newpress)

Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli (Newpress)

Busto Arsizio (Varese), 18 maggio 2017 - In solidarietà alle educatrici degli asili nido e delle scuole materne comunali di Busto Arsizio, le quali stanno portando avanti una protesta contro il taglio delle indennità di turno dalle loro buste paga, i genitori di nove scuole riuniti in un coordinamento minacciano di sospendere il pagamento delle rette. Una posizione espressa in una lettera inviata al sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, agli assessori al Personale e all'Istruzione e al dirigente del settore Servizi sociali e Pubblica istruzione.

Nelle scorse settimane le educatrici avevano organizzato scioperi, assemblee e presidi per chiedere all'amministrazione comunale di ritirare il provvedimento, che comporterebbe una riduzione dello stipendio di circa 100 euro al mese. "Le educatrici hanno continuato a lavorare con gli stessi orari e turnando anche con la paga decurtata - si legge nella lettera dei genitori - per garantire un servizio rispondente alle attese". Secondo i genitori, quindi, "l'idea di equiparare le educatrici a tutti gli altri dipendenti comunali", con il conseguente taglio delle indennità, "è un errore evidente" perché coperture orarie che consentono ai bambini di entrare alle 7.30 e uscire alle 17.30/18 non ci risultano attive in nessun altro ufficio comunale cittadino". Da qui la presa di posizione dei genitori: "Se non ci saranno a breve nuovi sviluppi per la risoluzione della questione, siamo pronti a sospendere il pagamento delle rette, assumendoci la responsabilità di un gesto senza precedenti".