Busto Arsizio (Varese), 1 marzo 2017 - Aveva scelto un curioso nascondiglio per la droga da vendere sulla "piazza" della stazione ferroviaria di Busto Arsizio, attorno a lui tre persone a fargli da "vedetta", per assicurare una "transazione senza rischi" con i clienti. Solo grazie a una meticolosa indagine dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile bustocco, un tunisino di 33 anni è finito in manette per spaccio.
Il cliente arrivava, chiedeva il quantitativo di hascisc e lo spacciatore ritornava pochi minuti dopo con il pacchettino pronto per la vendita ma, addosso, nemmeno un grammo di droga. Per questa ragione il trentatreenne era riuscito a mettere in piedi un giro di spaccio da migliaia di euro, con una media di quaranta clienti al giorno.
A garantirgli di lavorare in tutta serenità, erano tre complici, due uomini e una donna, che sistematicamente si aggiravano in stazione al solo scopo di avvisarlo qualora fosse stata vista arrivare una pattuglia di carabinieri o poliziotti. Allo stesso tempo, il pusher aveva trovato un nascondiglio davvero insolito per la droga, sistemata in una cavità ricavata dopo aver divelto una grata e alcune mattonelle della pavimentazione della stazione. Per coglierlo sul fatto i carabinieri lo hanno pedinato ed osservato per giorni, fin quando non sono entrati in azione, nel pomeriggio di martedì.
Fermato, l'uomo è stato colto sul fatto mentre stava cedendo una dose di droga a un cliente. Nel suo nascondiglio ormai non più segreto infine, i militari hanno scovato cinquanta grammi di hascisc.
Identificati anche i suoi tre "collaboratori", per i quali l'autorità giudiziaria bustocca valuterà eventuali responsabilità penali.