Busto Arsizio, fissata la data per il rogito della caserma dei carabinieri

Via libera del Ministero, la struttura pronta da undici anni potrebbe essere consegnata la prossima estate

La caserma dei carabinieri mai aperta

La caserma dei carabinieri mai aperta

Busto Arsizio (Varese), 26 marzo 2017 - A distanza di undici anni da quando era stata conclusa, la nuova caserma dei carabinieri di via Bellini potrebbe essere finalmente rilevata dall’amministrazione comunale e consegnata alla compagnia di Busto Arsizio già la prossima estate. A quanto si è appreso tra il curatore fallimentare Edilteco di Cusano Milanino e il sindaco di Busto Emanuele Antonelli, ci sarebbe stata una prima stretta di mano a seguito di un accordo preliminare che prevede la cessione della caserma all’amministrazione, in cambio della rinuncia alla palazzina degli alloggi che erano stati costruiti per i militari nel progetto iniziale. L’incontro, che si è tenuto venerdì, avrebbe avuto come oggetto proprio questo accordo, che però si dovrà presto concretizzare in Tribunale, ponendo finamente fine a una diatriba che per un decennio era parsa insolubile. Se l’accordo verrà approvato in Tribunale, la palla passerà poi al consiglio comunale bustocco, in modo da ottenere il via libera e andare a rogito possibilmente già tra maggio e luglio. I ventitrè appartamenti che costituiscono la palazzina alloggi, resteranno quindi nelle mani del curatore della fallita Edilteco, mentre i 5.898 metri quadri del nuovo edificio operativo saranno finalmente dati in uso ai carabinieri, uffici per la dirigenza di Compagnia, per la stazione carabinieri di Busto Arsizio e per i militari di ogni ordine e grado, fino ad oggi alloggiati in piazza XXV aprile, in una struttura non idonea alle loro necessità.

Era il 2001 quando i lavori per la costruzione del nuovo stabile iniziarono, ma già nell’autunno dello stesso anno erano sorti problemi per un cambio di direttiva del Ministero dell’Interno, circa una contrattura degli investimenti per affitti delle caserme destinate alle forze dell’ordine e armate. I lavori fusono sospesi, poi la Edilteco li riprese nel 2005, quando l’allora sindaco Luigi Rosa dichiarò «finalmente avremo una sede adatta per una Compagnia Carabineri che copre un territorio con oltre centomila abitanti». Purtroppo la situazione, come noto, si arenò nuovamente, entrando in un’impasse apparentemente inamovibile tra costruttore e Ministero. Per un decennio se ne è discusso, lo stabile è diventato sarcasticamente la “non caserma”. E mentre i mesi, gli anni, trascorrevano, la struttura è stata più volte obiettivo di furti e atti di vandalismo, tanto che una volta rilevata saranno necessari interventi di riqualificazione per renderla nuovamente agibile. Appena insediatosi in municipio il sindaco Emanuele Antonelli aveva dichiarato «la nuova caserma è una priorità, entro l’anno, anzi quanto prima voglio chiudere il capitolo. Per me è un obbligo morale dare finalmente una sede adeguata a uomini che ogni giorno prestano un prezioso servizio nel nostro territorio, ma sono costretti ad operare nelle condizioni che sappiamo nel vecchio edificio in piazza XXV Aprile».