La rivoluzione della birra parte dalla Poretti di Induno Olona

Un nuovo tipo di fusto pronto a invadere i mercati di tutto il mondo e soppiantare i suoi "fratelli" in acciaio

Lo stabilimento di Induno Olona

Lo stabilimento di Induno Olona

Induno Olona (Varese), 10 febbraio 2017 - Una rivoluzione si sta per abbattere sul mercato della birra. E la novità è nata nello stabilimento della birra Angelo Poretti, di proprietà della danese Carlsberg, a Induno Olona. Si tratta della tecnologia DraughtMaster, un innovativo sistema di spillatura che ha ampliato radicalmente la potenzialità della birra alla spina, sostituendo i tradizionali fusti in acciaio con quelli in pet riciclabile (uno speciale tipo di plastica).

I benefici della tecnologi sono numerosi. Uno dei più grandi, come spiega l’amministratore delegato di Carlsberg Italia, Alberto Frausin, è il fatto che "la spillatura non avviene più tramite l’immissione di anidride carbonica ma per semplice compressione" e questo "permette di conservario meglio la qualità del prodotto". La freschezza del prodotto rimane inalterata fino a un mese dall’apertura, rispetto ai 5 giorni del fusto tradizionale in acciaio. Inoltre il pet permette un grosso risparmio sul peso. "Al momento - ha spiegato Frausin - la produzione dei nuovi fusti è al 90%. Contiamo di arrivare al 100% entro 12/15 mesi, in modo da eliminare completamente l’acciaio".

Il fusto lanciato a Induno Olona si sta diffondendo negli stabilimenti Carlsberg di tutto il mondo e, aggiunge l’ad, «diversi nostri competitor si stanno muovendo in questa direzione». Grazie a DraughtMaster nel 2015 alla Poretti di Induno Olona sono stati risparmiati 9 milioni di chilogrammi di anidride carbonica; è stato registrato un -4% del consumo di gas metano per ogni ettolitro di birra prodotto e si è raggiunto il 100% di rifiuti destinati al recupero.

Ieri Federalimentare, con il presidente Luigi Scordamaglia, ha visitato lo stabilimento di Carlsberg Italia, nell’ambito della manifestazione «Apertamente», dedicata alle aziende alimentari italiane. L’associazione sta compiendo un giro delle imprese più rappresentative dei vari territori della penisola.