Azzate, il menu etnico nelle scuole fa litigare sindaco e la Lega

Bagarre sul cibo da condividere con quattro nigeriani

Il sindaco di Azzate Gianmario Bernasconi

Il sindaco di Azzate Gianmario Bernasconi

Azzate (Varese), 24 marzo 2017 - Piatti tipici della cucina nigeriana e poi il cibo condiviso con i quattro giovani richiedenti protezione internazionale che proprio dalla Nigeria provengono. Ma quello che avrebbe dovuto essere un semplice scambio culturale, un incontro tra gli alunni delle primarie di Azzate e quattro giovani pronti a raccontare le loro origini così lontane, s’é trasformato in uno scontro. Un putiferio piombato all’improvviso sulla piccola Azzate: "Per la serie non devono essere gli immigrati a integrarsi alle nostre tradizioni e al nostro modo di vivere ma dobbiamo essere noi a assumere il loro modo di vivere. Ecco la geniale pensata del sindaco di Azzate", ha tuonato l’onorevole Paolo Grimoldi, Lega Nord. C’è qualcuno che ha sollevato riserve dal punto di vista sanitario convinto che sarebbero stati i quattro richiedenti asilo a cucinare.

"Non diciamo sciocchezze - spiega il sindaco di Azzate Gianmario Bernasconi - i piatti saranno cucinati dalla cooperativa che gestisce il servizio mensa. Assurdo ipotizzare il contrario". E il menù è intrigante: riso Tahi, pollo alla curcuma, fagioli e frutta fresca. È ancora Bernasconi a spiegare: "Sapori dal mondo, questo il nome dell’appuntamento di martedì prossimo - spiega il primo cittadino - rientra in un progetto inerente la mensa scolastica votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale a febbraio 2016. Un progetto che prevede l’eliminazione degli sprechi alimentari, o il mettere in tavola ai bambini frutta e verdura di stagione. E sì, anche il fare loro assaggiare sapori diversi da quelli della nostra cucina tradizionale. Capiamoci: i bambini hanno mangiato giusto qualche giorno fa pasta e fagioli. Più lombardo di così. Mangiano la pizza che viene da Napoli. Avremmo potuto proporre piatti svizzeri (che sono extracomunitari) o tedeschi? Sì. Ma abbiamo pensato che Svizzera o Germania saranno più facilmente visitabili della Nigeria per i nostri ragazzi".

L’idea è coniugare i sapori "con la storia di questi quattro giovani richiedenti asilo - spiega il sindaco -. La parte adatta a dei bambini, racconterà loro un pezzettino d’Africa”. Grimoldi parla di “terrorismo” e “infibulazione”. "Quale cultura proponiamo ai nostri bambini?". E Emanuele Monti, consigliere regionale del Carroccio rincara la dose: "Al posto di dare da mangiare ai bambini curcuma, o altra roba improbabile - ha detto Monti - si dovrebbe pensare meno a comparire sui giornali e più a valorizzare il nostro patrimonio tradizionale, anche culinario". E Bernasconi replica con ironia: "Ad Azzate si vota nel 2018. Un po’ presto aprire la campagna elettorale".