Maxi truffa a insaputa dei vip, Andrea Bocelli testimone

Il tenore citato come testimone dell'accusa nel processo a carico di 4 imprenditori, accusati di aver convinto un centinaio di persone a investire nella costruzione di un fantomatico resort di lusso

Il maestro Andrea Bocelli

Il maestro Andrea Bocelli

Busto Arsizio (Varese), 21 febbraio 2018 -  Il cantante Andrea Bocelli è stato citato come testimone dell'accusa nel processo a carico di quattro imprenditori originari delle province di Varese, Massa Carrara e Pescara, accusati di aver raggirato un centinaio di persone persuadendole ad investire nella costruzione del resort di lusso "Puerto Azul" in Belize. La truffa fu scoperta in una maxi-indagine della Guardia di Finanza di Varese, coordinata dal pm Luigi Furno, nel gennaio dello scorso anno. Il tenore italiano, ignaro del comportamento illecito in atto e già a disposizione degli inquirenti durante le indagini, era stato ingaggiato dagli indagati per presenziare insieme ad altri artisti, tra cui John Travolta, ad eventi organizzati tra Roma e la Costa Azzurra dagli imprenditori che, sempre stando alle risultanze investigative, servendosi di una fitta rete di collaboratori avrebbero convinto gli investitori a versare quote mai inferiori a centomila euro, per un totale di 20 milioni di euro, nel fittizio progetto immobiliare. 

Questa mattina in Tribunale a Busto Arsizio, a seguito del decreto per il giudizio immediato degli indagati emesso dal Gup, ottanta persone si sono costituite parte civile al processo. Tra queste alcuni istituti bancari utilizzati dai collaboratori degli indagati per proporre l'investimento nel resort. "Le parti civili hanno citato le stesse banche quali responsabili civili", ha spiegato l'avvocato Gianluca Fontana, che rappresenta alcuni investitori. In merito alle eccezioni per competenza territoriale presentate dalla difesa, così come per quelle relative all'impossibilità di chiedere un processo secondo riti alternativi, il Tribunale di Busto Arsizio si pronuncerà a fine marzo.