AlpTransit: dai vigili del fuoco allarme sicurezza

L’Sos lanciato dal sindacato dopo l’ammodernamento della linea ferroviaria Gallarate-Zenna. "Serve un convoglio di soccorso"

La stazione di Gallarate

La stazione di Gallarate

Gallarate (Varese), 12 dicembre 2017 - Sicurezza AlpTransit, "a Luino serve nuova caserma dei vigili del fuoco e un treno di soccorso". Dopo la riattivazione della linea Cadenazzo-Luino-Malpensa, l’altro ieri, torna ancora una volta al centro del dibattito il tema sicurezza e a denunciare l’attuale situazione di tutta la tratta ferroviaria è il luinese Massimo Isgrò, della Segreteria territoriale dei Laghi Fns (Federazione nazionale Sicurezza) dei vigili del fuoco. "Sono ormai passati ben due anni dalla nostra prima “denuncia” – dice Isgrò – nella quale segnalavamo che erano stati stanziati milioni di euro (quasi 200) per l’ammodernamento della linea ferroviaria Gallarate-Zenna, ma che non era stato previsto alcun investimento per quanto concerneva la sicurezza della popolazione nel malaugurato caso si fosse verificato un incidente a un treno trasportante merci pericolose o comunque un incidente ferroviario di qualsiasi genere".

"Le nostre parole fecero scalpore e, a seguito della missiva, vi furono anche diversi politici che si spesero in rassicurazioni o esperti dell’ultima ora e di ogni altro tipo che fecero proclami rassicuranti asserendo addirittura l’esistenza di nuclei specialistici, dei quali solo loro ne erano a conoscenza". Isgrò denuncia mancanza di misure di sicurezza lungo una linea che attraversa tutta la provincia. E indica la vicina Svizzera quale esempio. "La stazione ferroviaria di Luino sta avendo un importante riassetto organizzativo, con molte aree che sono e saranno dismesse o destinate ad altri servizi. Una seria valutazione – e qui arriva la proposta di Isgrò – potrebbe essere fatta, considerando l’acquisizione di uno dei Tss in dimissione dalla Svizzera, concentrando se possibile gli investimenti per la nuova caserma, pensando ad esempio alla ristrutturazione delle vecchie officine ferroviarie, che sorgono a sud della stazione, trasformandole in nuova sede dei vigili del fuoco, consentendo di poter disporre dell’intervento immediato del treno di spegnimento e salvataggio con personale dei vigili del fuoco, oltre alla copertura quotidiana del territorio".

Isgrò conclude: "La posizione e le capacità operative, sarebbero strategiche. Sarebbe inoltre opportuno dotare le sedi di Busto, Laveno Mombello e Somma Lombardo di idonei strumenti o veicoli atti a contrastare almeno in una prima fase, eventuali perdite di sostanze chimiche".