Arriva AlpTransit, altolà al rumore: dal 2020 treni merci più silenziosi

Convogli meno "fracassoni" sul corridoio ferroviario internazionale che attraverserà il Varesotto

Un treno merci in servizio lungo la linea del Verbano che sarà ammodernata in vista di AlpTransit

Un treno merci in servizio lungo la linea del Verbano che sarà ammodernata in vista di AlpTransit

Laveno Mombello (Varese), 15 gennaio 2017 - Buone notizie per i comuni del Varesotto attraversati dal corridoio ferroviario AlpTransit: i treni merci in servizio dal 2020, infatti, saranno più silenziosi. L’investimento è compreso nei 150 milioni di franchi a fondo perso giunti dalla Svizzera e riguardanti, fra l’altro, la conformazione dei binari che consentiranno il passaggio di semirimorchi con altezza massima di quattro metri e di convogli lunghi 750 metri, con un incremento del servizio pari a 60 treni verso Milano e 40 diretti a Luino.

Quella dell’inquinamento acustico rappresentava una delle principali preoccupazioni avanzate sul territorio in merito ad AlpTransit. Già sei anni fa, infatti, si era parlato di un primo finanziamento per la posa di barriere antirumore a Castelveccana, intervento finalizzato a risolvere un problema che riguarda anche altri comuni della zona quali Porto Valtravaglia, Laveno Mombello e Sangiano.

Se da un lato non si sente più parlare di questa soluzione, dall’altro è iniziata la realizzazione del primo "carro merci del futuro" targato Ffs Cargo: in Svizzera, dunque, nasceranno convogli più silenziosi, più leggeri e più veloci di quelli attuali. A metà del 2017 prenderà il via una fase di test che durerà quattro anni e che vede la collaborazione di diversi fornitori e partner industriali.

Il concetto di "carro merci del futuro", chiamato anche "progetto delle cinque L", è davvero inedito. Le "L" designano in tedesco le principali caratteristiche del mezzo, ovvero silenziosità, leggerezza, solidità di marcia, ottimizzazione per la logistica e ciclo di vita orientato ai costi. Il treno è costituito da carri portacontainer formati da diverse componenti innovative fra le quali una serie di carrelli montati a orientamento radiale anziché fisso. Ciò comporta meno rumore e minore usura, a vantaggio non solo dei clienti del traffico merci ma anche di coloro che risiedono nelle vicinanze dei binari. Inoltre, al posto dei tradizionali freni a ceppi si utilizzeranno quelli a disco, mentre le sale montate saranno dotate di un silenziatore.

Il "carro merci del futuro" comporterà una riduzione del rumore (compresa fra i cinque e i 10 decibel) anche rispetto alla maggior parte dei cargo reduci dalle recenti operazioni di risanamento fonico: non sarà quindi molto più rumoroso di un normale treno passeggeri. Ulteriore novità è quella rappresentata dagli accoppiamenti automatici, che consentiranno un aumento significativo dell’efficienza nelle stazioni di smistamento e che pertanto rappresentano un passo importante verso l’automazione dell’esercizio.

In questi giorni sono in corso le operazioni di modifica del primo di 16 carri: dopo l’omologazione, prevista entro metà 2017, sarà messo in servizio e in quattro anni percorrerà almeno 400mila chilometri. Il treno circolerà dapprima in Svizzera, mentre dal secondo semestre del 2018 toccherà anche tratte internazionali.