Cassano Magnago, 25 aprile 2014 - Si pagherà il pedaggio lungo la Pedemontana. E la notizia non è di quelle che fanno saltare di gioia gli automobilisti. Il primo tratto della nuova autostrada sarà percorribile da gennaio, dunque ancora sei mesi e il tracciato, 15 chilometri da Cassano Magnago a Lomazzo, entrerà in servizio. La sorpresa è rappresentata proprio dall’introduzione del “balzello autostradale” che sta suscitando reazioni nel territorio attraversato dalla Pedemontana, opera che comunque ha determinato un forte impatto ambientale nella zona dove ora si attendono gli interventi di compensazione e mitigazione indicati nel progetto. Dunque la nuova autostrada sarà a pagamento: ma scordatevi i caselli. Non ci saranno, al loro posto troveremo portali elettronici sulle rampe di accesso e di uscita, quindi la Pedemontana si caratterizzerà per l’utilizzo di tecnologia elevata, adottando sistemi già in uso in Inghilterra, Canada, Usa.

Gli automobilisti dovranno essere dotati di telepass, nel caso ne fossero sprovvisti il sistema leggerà la targa del veicolo e quindi sarà possibile pagare con il cellulare, via Internet o all’area di servizio. Il “pedaggio tecnologico” decisamente è sgradito nel territorio che solo pochi mesi fa aveva alzato la voce contro l’ennesimo aumento introdotto sulla A8. La prima bocciatura arriva dal sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno: "Ho sempre sostenuto che Pedemontana è un’opera essenziale per la Lombardia e per il nostro territorio, un tracciato utile per migliorare la viabilità – dice Poliseno - anche nei momenti di difficoltà ho sempre ribadito che i lavori doveva proseguire ed essere completati. Adesso di certo non fa piacere sapere che ci sarà un pedaggio. Io non sono sostenitore delle autostrade gratis, ma è chiaro che per introdurre il pagamento occorre valutare le situazioni. Nel caso della Pedemontana si torna a penalizzare un’area che già con la A8 e la A9 paga non poco. Il rischio che si profila è che per evitare il pedaggio si cerchino percorsi alternativi, come succede per il casello di Gallarate, con effetti che Cassano Magnago purtroppo conosce per le ricadute sulla viabilità interna. Non mi sembra decisamente una buona idea quella della Pedemontana a pagamento e non faccio alcuna fatica a dichiararmi contrario".

Dunque tutti pronti a evitare la Cassano-Lomazzo scendendo fino allo svicolo A8-A9 e risalendo? Dice Dario Balotta, responsabile per i Trasporti di Legambiente Lombardia: "La mobilità di Pedemontana sarà soprattutto locale – spiega Balotta - la situazione è decisamente cambiata rispetto alle previsioni di traffico che erano state fatte per la nuova autostrada, il territorio che attraverserà ormai è deindustrializzato, il numero di veicoli in circolazione sarà molto minore rispetto alle previsioni, si parlava di 60 mila veicoli, oggi improponibile, mentre il costo del pedaggio sarà elevato, 19 centesimi a chilometro, contro i 7 centesimi a km di A8–A9. E questo perché servirà a rientrare dai costi di un progetto faraonico che non ha più senso completare. Si finisca a Lomazzo e poi stop, si eviteranno ulteriori devastazioni ambientali e spreco di risorse". A gennaio sarà aperto il primo tratto: poi sarà possibile verificare se Pedemontana avrà una sua utilità oppure come è successo per la bretella Boffalora Ticino – Malpensa sarà sottoutilizzata, con scarsi consensi da parte degli automobilisti.