Somma Lombardo (Varese), 19 aprile 2014 - Dopo giorni di indagini, risolto il giallo dell'omicidio di Antonino Faraci, l’anziano invalido ucciso nella sua abitazione in via Briante 199 a Somma Lombardo. La notte tra veenrdì e sabato, è stata arrestata dai carabinieri la moglie Aita Melina, pensionata di 64 anni di Somma Lombardo con l'accusa di avere ucciso il marito Antonino Faraci.

La donna è stata fermata dai carabinieri nella casa della figlia a Fagnano Olona, un paese ad alcuni chilometri da Somma Lombardo, dove ha trascorso i giorni successivi all’omicidio. Sono in corso le indagini dei carabinieri di Gallarate e Varese per accertare se abbia avuto complici. La 64enne, accusata di omicidio e simulazione di reato, e’ stata fermata grazie a una serie di indizi e di contraddizioni nel suo racconto. Forse per procurarsi un alibi, sempre secondo le ricostruzioni dei militari, la sera del 13 aprile scorso è andata a trovare la figlia, trascorrendo circa due ore nella casa della donna e fingendo di trovare il cadavere al suo ritorno.

I carabinieri in un primo momento avevano vagliato la pista di una rapina finita nel sangue, anche se da subito erano emersi particolari anomali. Sulle porte e sulle finestre infatti non sono stati trovati segni di scasso e Faraci, invalido a causa di un ictus, difficilmente avrebbe potuto opporre resistenza a un rapinatore. La coppia viveva da circa cinque anni nella casa di due piani in via Briante, in una zona residenziale del paese vicino all’aeroporto di Malpensa. L’auto della donna e numerosi altri reperti sequestrati durante i sopralluoghi nell’abitazione sono stati inviati ai carabinieri del Ris per ulteriori riscontri .

Il fermo e' stato emanato anche in relazione al pericolo di inquinamento delle prove e di fuga. La donna si trova nel carcere di Monza e, al momento,  si è avvalsa della facolta' di non rispondere durante l'interrogatorio condotto dai carabinieri e dal pm. I carabinieri stanno cercando di ricostruire il movente del delitto. La donna avrebbe ucciso il marito con tre coltellate al torace e una di striscio al collo e colpendolo alla testa con un soprammobile, un elefantino, trovato vicino al cadavere. Dopo l'omicidio avrebbe nascosto il coltello, che non e' ancora stato rinvenuto, e avrebbe simulato una rapina mettendo a soqquadro l'appartamento. Poi e' uscita di casa urlando e ha chiamato i vicini, raccontando di aver trovato il corpos enz avita del marito nel salotto e fingendo un malore, tanto che per rianimarla era intervenuto il personale del 118.