Olgiate Olona, 19 aprile 2014 - Un altro passo in avanti in vista della creazione del gestore unico del sistema integrato dell’acqua che dovrà occuparsi anche degli interventi di recupero dell’Olona. La Giunta provinciale ha infatti approvato il Piano d’ambito che pianifica gli investimenti e le necessità del territorio in merito alla rete idrica, fognaria e alla depurazione.

Il Piano era stato già approvato dalla Conferenza dei servizi dei sindaci, ora è arrivato l’ok anche da Villa Recalcati per lo strumento guida che il gestore unico (l’azienda in house che deve essere costituita) dovrà seguire per ottimizzare il servizio. La Provincia di Varese con l’atto dell’altro giorno è tra le prime in Lombardia ad approvare il documento che riguarda la gestione del sistema idrico integrato. «E’ un passo che attendevamo - dice Flavio Castiglioni, presidente del circolo di Legambiente Valle Olona - adesso occorre accelerare sulla costituzione dell’azienda in house, il gestore unico, per poter cominciare a intervenire sull’Olona. Ci sono i fondi, sia in provincia, sia in Regione, basta ritardi, bisogna passare dalle parole ai fatti».

Fondamentale la costituzione dell’azienda speciale che dovrà gestire i fondi per il recupero del fiume. Anche nei giorni scorsi, fa sapere Castiglioni «sulla superficie dell’acqua è ricomparsa la schiuma mentre di sera si avvertono fastidiosi miasmi, sappiamo che l’origine è nel malfunzionamento del depuratore al quale arriva acqua con inquinanti che non è più in grado di trattare. Per questo noi ribadiamo che gli interventi più urgenti sono quelli sui depuratori, a cominciare da quello di Olgiate Olona, per il quale in Regione ci sono 4,5 milioni di euro a disposizione. E poi basta autorizzazioni agli scarichi in deroga: le aziende alle quali sono state concesse ancora deroghe, devono adeguare le loro acque prima di scaricarle».

La scadenza da rispettare, ricorda ancora il presidente di Legambiente, «è il 2015: entro l’anno prossimo la qualità dell’acqua dell’Olona deve essere sufficiente, diversamente scatteranno le sanzioni europee. Allora non c’è più tempo da perdere: bisogna muoversi, costituire l’azienda in house e dar corso agli interventi.
L’Olona poteva essere un bel biglietto da visita per Expo, visto che lambisce i padiglioni, invece si è perso tempo. Ma adesso basta ritardi. Bisogna cominciare a intervenire».

Rispetto al passato occorre sottolineare che passi in avanti per recuperare il fiume malato di inquinamento sono stati compiuti grazie alla sinergia che si creata tra Regione, comuni, provincia e associazioni ambientaliste.