Busto Arsizio, 31 marzo 2014 - Tribunale: da domani, primo aprile, i Comuni dell’area di Rho (sono Arese, Arluno, Bareggio, Bernate Ticino, Boffalora Ticino, Canegrate, Casorezzo, Corbetta, Cornaredo, Cuggiono, Inveruno, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Mesero, Nerviano, Ossona, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Sedriano, Vanzago) con un bacino di oltre 300 mila utenti, tornano di competenza del Tribunale di Milano. Effetto del decreto correttivo della riforma della geografia giudiziaria che era caratterizzata dalla soppressione delle sedi distaccate. Si «ridimensiona» così il Palagiustizia di Busto Arsizio, che da settembre era diventato un supertribunale. Nonostante l’addio di Rho, restano i problemi in via Volturno.

Li ricorda il presidente dell’ordine degli avvocati bustese Walter Picco Bellazzi: «Di recente hanno però preso servizio 4 nuovi pm e 4 nuovi giudici, ma l’organico resta sottodimensionato. In sofferenza anche il personale amministrativo. In pianta sono previsti 123 impiegati, ce ne sono solo 60, una decina assunti part-time». E poi ci sono gli spazi: nonostante i lavori effettuati per adeguare l’edificio alle nuove esigenze, le difficoltà non mancano tanto che nei giorni scorsi essendo tutte le aule per le udienze occupate le direttissime sono state celebrate negli uffici di un giudice. L’auspicio è che il «ritorno» al Tribunale di Milano dell’area di Rho possa dare un po’ di respiro in via Volturno. Va comunque sottolineato che tutti i procedimenti arrivati a Busto Arsizio dal 13 settembre, giorno dell’entrata in vigore della riforma e il 31 marzo, saranno trattati a Busto Arsizio. Un vantaggio indubbio portato dal ritorno di Rho a Milano riguarderà il carcere di Busto Arsizio, già alle prese da tempo con il sovraffollamento. Nei mesi scorsi la casa circondariale in via per Cassano si era trovata a far fronte a un incremento di detenuti con l’arrivo degli arrestati dal Rhodense.