Cazzago Brabbia (Varese), 17 marzo 2014 - Una giornata storica quella vissuta ieri dalla comunità di Cazzago Brabbia per la dedicazione dell’altare della chiesa di San Carlo Borromeo. Un evento atteso da tempo, perché la chiesa, costruita nel 1590, non era mai stata consacrata, come era emerso in un censimento del 1911. Una serie di inadempienze nei secoli aveva ritardato nel tempo l’atto, poi ancora le due Guerre Mondiali avevano bloccato tutto. Ieri, alla presenza dell’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, la dedicazione. Centinaia di fedeli hanno atteso l’arrivo dell’arcivescovo, poco prima delle 10, e un caloroso abbraccio è stato tributato al cardinale. «Ci ha fatto un grande regalo – ripetevano commossi i fedeli al termine della messa nella quale un momento toccante è stato proprio quello della dedicazione dell’altare –, ricorderemo sempre questa giornata». Anche l’arcivescovo, nell’omelia, ha sottolineato l’importanza della giornata e la sua personale gioia, «per essere qui in mezzo a voi in questa storica chiesa, per una celebrazione unica nel suo genere».

Nel corso dell’omelia ha citato la Lettera pastorale di quest’anno con al centro gli affetti, la famiglia e il lavoro; quindi ha ribadito «la bellezza di vivere secondo i comandamenti», bellezza che i cristiani devono portare nella vita di tutti i giorni. Toccante e intensa la liturgia della dedicazione con la deposizione nell’altare delle reliquie dei Santi Simpliciano, Fedele e Carpoforo, la recita delle Litanie, la preghiera e l’unzione con l’olio santo delle pareti della chiesa. Terminata la celebrazione liturgica, c’è stato il saluto caloroso dell’intera comunità che ieri ha vissuto una giornata davvero storica, una festa per Cazzago Brabbia e la sua chiesa. 

di R.F.