Gallarate (Varese), 12 marzo 2014 - Sei denunce per una truffa a Regione Lombardia di quasi 1,3 milioni di euro. I responsabili di un centro di formazioni a Gallarate (Varese) sono accusati di aver conseguito fondi pubblici - con l'accusa di falso in bilancio e percezione indebita - con l'inganno: falsificando i registri di classe (o inventandoli per far sì che risultassero le ore di lezione di tutor e di docenti fittizi) e compilando falsi documenti di spesa per rendere conto a Regione e Provincia di Varese per i corsi finanziati da questi due enti.

Addirittura gli studenti dovevano portarsi da casa anche gli strumenti necessari all`apprendimento professionale (che avrebbe dovuto fornire la scuola) e spesso notavano che i pochi oggetti da lavoro presenti in aula sparivano dai banchi di scuola per poi ricomparire presso i negozi dei propri "insegnanti".

L`attività d`indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio - Pubblico Ministero Dott.ssa Nadia Calcaterra -, si è basata sulla certosina ricostruzione da parte dei militari delle Fiamme Gialle della copiosa documentazione amministrativo-contabile acquisita presso l`istituto di formazione, compresi i registri di classe e i fogli presenza.

L`accurato incrocio tra i dati economico/finanziari di bilancio e le risultanze dei documenti di spesa, nonché le decine di testimonianze rese dagli studenti e dal personale dipendente dell`istituto medesimo, hanno consentito di portare alla luce l`ennesimo episodio di malaffare che spesso si manifesta quando di mezzo c`è il denaro pubblico. Le violazioni sono variegate, visto che spaziano dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, al falso in bilancio fino all`indebita percezione di fondi pubblici.

L`istituto di formazione di Gallarate ha infatti percepito erogazioni pubbliche dal 2003 al 2011, ed ogni anno incrementava in maniera esponenziale gli importi che illecitamente intascava chi si celava dietro questa organizzazione "formativa".

La Regione Lombardia, preso atto della situazione accertata dalle Fiamme Gialle gallaratesi, ha già stabilito un piano di uscita dell`ente scolastico dall`elenco degli istituti accreditati, al fine di consentire la chiusura degli anni scolastici in corso, a tutela degli studenti. È un nuovo episodio di frode nel settore della formazione, ambito della spesa pubblica non estraneo alla perpetrazione di fatti illeciti, in questo caso con l`aggravante del danno arrecato agli studenti.