Olgiate Olona, 9 settembre 2013 - Restano molto gravi le condizioni dell’uomo rimasto ferito nel pomeriggio di sabato nell’incendio scoppiato nella sede del Tiro a segno nazionale in via Unità d’Italia a Olgiate Olona. Ricoverato nel reparto ustionati del Niguarda a Milano, ha ustioni sull’80% del corpo. Gallaratese, 51 anni, il socio del Tiro a segno sarebbe stato avvolto dalle fiamme nel tentativo di recuperare l’arma che aveva lasciato all’interno della palazzina.

Continuano intanto le indagini per fare chiarezza sulle cause dell’incendio che ha reso inagibile la storica sede in via Unità d’Italia, frequentata da centinaia di appassionati, in queste ore tutti in apprensione per il gallaratese in prognosi riservata al Niguarda.

«Non è mai successo nulla in tanti anni di attività – ricorda un socio – . Ci troviamo qui, accomunati dalla passione, è sempre tutto sotto controllo. Sono senza parole per quello che è accaduto». I carabinieri della compagnia di Busto Arsizio, coordinati dal capitano Antonino Spinnato hanno ascoltato le testimonianze dei tiratori presenti al momento dell’incendio e raccolto tutti gli elementi necessari per ricostruire l’esatta dinamica. Secondo una prima ricostruzione sembra che all’origine del rogo ci sia una scintilla provocata durante il caricamento di un’arma avancarica che ha intaccato la polvere da sparo. Le persone presenti all’interno hanno cercato di spegnere il focolaio che andava allargandosi con gli estintori, ma il tentativo non è servito.

Le fiamme in poco tempo si sono propagate all’interno, ma i tiratori erano riusciti a lasciare in tempo le loro postazioni. Uno di loro, il cinquantunenne gallaratese, però ha cercato di rientrare per recuperare l’arma ma è stato investito da una fiammata. Alcuni dei soci presenti hanno cercato di aiutarlo avvolgendolo nelle coperte per spegnerlo mentre sul posto arrivavano i soccorsi. «Istanti terribili per tutti noi – ricordava ieri uno dei tiratori – . Era una torcia umana. Pensiamo a lui in continuazione. Gli siamo vicini».

La sede, gravemente danneggiata dal rogo, resterà chiusa a lungo. Negli ultimi mesi l’edificio era stato sottoposto a interventi di ristrutturazione che stavano per essere ultimati. Tutto distrutto dalle fiamme.

di Rosella Formenti