Saronno, 12 agosto 2013 - Sono ore di intenso lavoro per i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese che stanno dando la caccia all’assassino di Maria Angela Granomelli, 62 anni, uccisa nella sua gioelleria nel centro di Saronno, in provincia di Varese. Attraverso il numero verde aperto dalla Procura di Busto Arsizio dopo la diffusione delle immagini del killer, ricavate dai filmati dell’impianto di videosorveglianza nel negozio, sono state raccolte oltre cento segnalazioni. (GUARDA LE FOTO DEL KILLER)

Alcune sono state già scartate, in quanto palesemente inattendibili, mentre le altre sono al vaglio degli investigatori coordinati dal pm di Busto Arsizio Nadia Calcaterra. Tra le telefonate di persone che hanno dichiarato di aver riconosciuto l’omicida, che continuano ad arrivare al numero verde da diverse zone d’Italia, potrebbe nascondersi quella testimonianza decisiva per dare una svolta alle indagini.

Il killer di Maria Angela resta infatti senza un nome. A disposizione degli investigatori i fotogrammi sfocati, grazie ai quali è stato possibile ricostruire le fattezze dell’uomo, e le impronte digitali rilevate all’interno della gioielleria «Il dono di Tiffany». Le indagini sono state complicate dal fatto che l’assassino, come è emerso dalle analisi delle impronte, non sarebbe un pregiudicato. L’uomo ha agito come in un raptus di follia. Nel pomeriggio di sabato 3 agosto è entrato nel negozio comportandosi come un normale cliente. Dopo una quarantina di minuti ha colpito la titolare alla testa con un portagioie infierendo con calci e pugni, per poi allontanarsi con gioielli dal valore di poche centinaia di euro.

 

di Andrea Gianni