Cardano al Campo, 22 luglio 2013 - La "sindaca" Lauri Prati è morta. Un peggioramento arrivato nella giornata di domenica dopo un lieve ma costante miglioramento interrotto da una emorragia cerebrale per la quale la donna era stata operata. La donna, vittima di una sparatoria al municipio di Cardano al Campo, colpita da un ex vigile sospeso dal servizio, è stata dichiarata morta alle 8.30, 6 ore dopo che era stata dichiarata la sua morte cerebrale.

Inutili quindi gli interventi a cui il sindaco è stato sottoposto nelle ultime 48 ore. I suoi organi sono stati espiantati come da ultime volontà della donna: lei avrebbe voluto redirigere il testamento biologico. Il suo cuore è atteso al Niguarda dove salverà una vita. Dopo la morte del sindaco l'ex agente della polizia locale Giuseppe Pegoraro, che ha sparato alla donna e al vicesindaco, verrà indagato anche per omicidio volontario. Lo si apprende dalla Procura di Busto Arsizio. Sul corpo di Laura Prati è stata disposta l'autopsia, che potrebbe essere eseguita mercoledì.

In mattinata la notizia della morta cerebrale della donna era stata annunciata dal presidente del Consiglio regionale lombardo, Raffaele Cattaneo, durante una conferenza stampa al Pirellone. La morte cerebrale, spiega Cattaneo, "sarebbe dovuta a una neuropatia congenita che Prati aveva già, aggravata dall'attentato". Il presidente dell'aula lombarda ha detto di aver parlato con il direttore dell'Azienda ospedaliera di Varese e, quindi, ha concluso: "Conosco personalmente Laura Prati e sono vicino a lei e alla sua famiglia".

Il vigile, sospeso dopo una condanna per truffa (avrebbe timbrato i cartellini di colleghi non al lavoro), aveva colpito per vendetta: "Ho regolato i conti" aveva detto scappando dalla scena del crimine. Nella sparatoria era rimasto colpito anche il vicesindaco del paese, Costantino Iametti (76 anni): l'uomo era stato dimesso nei giorni scorsi ed era tornato al lavoro.

 

IN PAESE BANDIERE A MEZZ'ASTA - Lutto nel piccolo paese in provincia di Varese, dove le bandiere sono state ammainate a mezz'asta (LE FOTO). "La sindaca" (come lei stessa voleva essere chiamata) era molto popolare in paese per le sue battaglie: sempre in prima fila contro la violenza sulle donne. L'amministrazione comunale "a nome di tutta la Giunta, i dipendenti e i funzionari, esprime il frustrante dolore di una città tristemente orfana della sua prima cittadina e soprattutto, con tutto l'affetto possibile, la vicinanza alla famiglia dellanostra sindaca". Dopo le esequie sarà istituita una giornata di lutto cittadino. I cittadini si sono radunati in serata davanti al palazzo municipale, per una manifestazione spontanea per esprimere cordoglio. In tanti hanno portato con sé lumini accesi, che hanno deposto davanti all'edificio. L'iniziativa e' stata organizzata da un gruppo di donne, e l'appuntamento si è diffuso attraverso il passaparola, anche sui social network.

 

IL CORDOGLIO - L'ex sindaco di Cardano al Campo Mario Aspesi è sconvolto: "Assurdo morire così". Arrivano le condoglianze anche dal premier Enrico Letta, dal ministro dell'interno Alfano, dal presidente della Camera Boldrini e dal Governo italiano. Il presidente Napolitano ha espresso "profonda commozione e solidarietà" e "sentimenti di affettuosa vicinanza e sentita partecipazione al loro grande dolore", riferendosi ai famigliari.

''La notizia della drammatica morte del sindaco Laura Prati ha colpito tutti i sindaci lombardi'', ha aggiunto il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, primo cittadino di Varese. A lui si è unito il presidente della Provincia, Dario Galli. Sgomento il sindaco di Milano Pisapia. E il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, su Facebook scrive: "Dolore per Laura e rabbia per una tragedia assurda. L'assassino deve pagare senza sconti di pena".