Varese, 30 maggio 2013 - Nuovo interrogatorio per la 42enne di Busto Arsizio che sabato 18 maggio ha scaraventato giù dal balcone di casa i due figlioletti di quattro e sei anni, ancora ricoverati in
condizioni serie ma fuori pericolo.

La donna, nella giornata di venerdì, dovrà comparire davanti al Giudice preliminare e al Pm Mirco Monti accompagnata dal suo avvocato e da un perito che, in sede di incidente probatorio, cercherà di capire cosa le sia passato per la mente in quei terribili momenti. Inoltre si farà luce sulla capacità di intendere e di volere della donna, cosa che appare assai improbabile visto che era in cura da tempo per un disturbo della personalità ed era stata appena dimessa dopo un ricovero in Psichiatria durato un paio di settimane

Le accuse contestate sono quelle di duplice tentato omicidio. Tuttavia se la perizia dovesse stabilire l'incapacità totale di intendere e volere, l'eventuale processo, verosimilmente con rito abbreviato, si potrebbe concludere con la disposizione del Giudice di un lungo periodo di ricovero in una struttura psichiatrica protetta.

Sin dal primo interrogatorio, poche ore dopo il terribile gesto, aveva ammesso le sue responsabilità spiegando di averlo fatto per il loro bene perché non vedeva per loro alcun futuro. Le indagini del magistrato inquirente non si fermano comunque all'accaduto ma intendono soprattutto chiarire se potesse essere evitato. Se vi possano ravvisare responsabilità, in particolare mediche. Non a caso ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche relative ai 21 giorni di ricovero nel reparto di Psichiatria dell'spedale di Busto Arsizio, dove ora si trova in regime di arresti domiciliari.