di Bruna Bianchi

Busto Arsizio, 21 maggio 2013 - Sono alte le probabilità che per la mamma di Busto Arsizio venga disposta la misura restrittiva dell’ospedale psichiatrico giudiziario. Non un carcere, ma neppure un reparto psichiatrico di un ospedale pubblico per una donna con una patologia talmente grave da dover essere protetta e curata per la pericolosità dimostrara.

Ettore Straticò, medico psichiatra, è il direttore dell’Opg di Castiglione delle Stiviere
Proviamo a interpretare il caso di Busto Arsizio?
«Nella patologia criminologica delle madri c’è il desiderio di uccidere e poi di uccidersi. Questa madre può aver desiderato uccidere se stessa e invece ha ucciso i figli. Ma c’è anche l’omicidio altruistico, quello che intende preservare i figli da un mondo brutto».

Nel caso specifico la signora assumeva psicofarmaci ed era seguita da anni.
«Gli psicofarmaci sono uno strumento importante ma non l’unico. Quello che più colpisce, in questa vicenda, è che molti sapevano e nessuno ha fatto niente. È mancata un’attenzione diffusa che può prevenire le tragedie come questa».

Facciamo un esempio.
«In Italia è ancora poco diffusa la pratica del risk assessment (la valutazione del rischio). Non ogni fatto si prevede, sia chiaro, ma se tutti sapevano e nessuno ha fatto...»

Si potevano allontanare i bambini?
«I servizi sociali possono compiere segnalazioni. Poi devono essere autorizzati dal magistrato. Ci sono tempi lunghi e sono decisioni particolarmente importanti che evidentemente non si è ritenuto di prendere».

Cosa pensa del ghanese che a Milano ha ucciso e ferito a picconate?
«Un po’ come in questo caso, quello che mi sconcerta di più è che non si è fatto niente per fermarlo. Non i feriti o i minacciati, che giustamente pensavano alla propria incolumità, ma gli altri, che non erano direttamente coinvolti».

Kabobo secondo lei è sano di mente?
«Il perito dovrà verificarlo. Pur conoscendo superficialmente il caso, così come quello di Busto Arsizio, non vedo una patologia mentale».

Da cosa lo deduce?
«Anzitutto era pulito quando è stato arrestato. Cioè non faceva uso di droghe come invece ha dichiarato. Poi ha fatto diverse cose quella mattina: ha evitato il cane che ringhiava, ha cambiato arma, prima quella sbagliata poi quella giusta per uccidere, ha anche derubato le vittime.»

Quindi avrebbe recitato la commedia dicendo che sentiva le voci?
«Queste persone arrivano in Italia già istruite su come comportarsi. Viene loro detto di chiedere asilo politico per non essere espulsi e che per ragioni sanitarie non possono essere espulsi».

Kabobo vuole dimostrare di essere pazzo?
«Non escludo che si stia preparando a venire al nostro Opg. Confido nel perito che lo esaminerà».

bruna.bianchi@ilgiorno.net