di Rosella Formenti

Malpensa, 25 marzo 2013 — Lavori “in pista” allo scalo di Malpensa. Interessata dal mese di aprile ad interventi di manutenzione sarà la pista 17L/35R, quella più vicina al territorio di Ferno e Lonate Pozzolo. I lavori avranno una durata di 4 mesi e si concluderanno il 24 luglio, in tempo per accogliere il traffico in piena stagione estiva. Si comincia il 4 aprile con un prima fase di interventi che saranno effettuati di notte quindi senza disagi per l’attività diurna, poi dal 20 aprile al 20 giugno, secondo il cronoprogramma, sarà necessaria la chiusura della pista non solo nella fascia notturna. Una terza fase fino al 24 luglio richiederà invece la chiusura della pista solo di notte.

Durante i lavori che richiederanno l’interruzione della 35R, i decolli e gli atterraggi a Malpensa (dove ogni anno transitano 19 milioni di passeggeri) avverranno sulla 35 L con virate nel caso dei decolli sulla Valle del Ticino mentre in caso di vento contrario da sud gli atterraggi da nord avverranno con sorvoli a bassa quota su Somma Lombardo.

«L’intervento — spiega il sindaco di Ferno Mauro Cerutti — ci è stato illustrato da Sea. Riguarderà in particolare la riasfaltatura del tracciato e l’adeguamento della strumentazione alle nuove tecnologie. Non ci saranno disagi per il traffico veicolare perché i lavori saranno effettuati all’interno del sedime e anche per i cittadini non ci saranno problemi». Sta di fatto che per alcuni mesi l’aeroporto funzionerà con una sola pista e proprio questo induce a riflettere sull’utilità della terza pista, prevista nel progetto di sviluppo presentato da Sea.

Proprio sulla terza pista Cerutti ribadisce la sua posizione condivisa da altri colleghi del Cuv (Consorzio urbanistico volontario): «Non serve, i dati a disposizione fanno rilevare un calo del traffico, allora meglio fermarsi a riflettere per rivedere un piano di sviluppo che non ha più senso. Malpensa può funzionare e bene con due piste. Addirittura a breve funzionerà con una. Insomma si eviti di fare errori ai quali poi non si potrà trovare rimedio in nessun modo, soprattutto sotto il profilo delicatissimo del consumo di territorio». E questo in una zona massicciamente inurbata dove soprattutto gli spazi verdi sono particolarmente preziosi.

I sindaci del Cuv hanno presentato di recente le loro osservazioni alle integrazioni volontarie di Sea al Masterplan nelle quali hanno confermato la loro contrarietà alla terza pista. Sempre il Cuv domani incontrerà il presidente di Sea Giuseppe Bonomi e mercoledì i lavoratori sulla situazione di Sea Handling, il cui futuro preoccupa e sulla quale pende la richiesta da parte della Ue di restituzione a Sea di 360 milioni di euro ritenuti dalla Commissione europea “aiuti di Stato”, quindi chiederanno un incontro urgente al sindaco di Milano Giuliano Pisapia su Sea Handling e Masterplan.