Milano, 23 gennaio 2013 - Secondo il I Rilevamento dei ciclisti in Lombardia (relativo al 2012 ed effettuato dalla Regione attraverso un’apposita convenzione quadriennale con la Federazione italiana amici della bicicletta), Cremona è la città con il maggior numero di ciclisti; a Lecco c’è il numero più alto di sportivi; a Varese le donne pedalano meno degli uomini; Bergamo è il capoluogo in cui il bike sharing incide di più su chi utilizza le due ruote mentre Brescia e Lodi sono le città che hanno più parcheggi.

Forse complice anche la crisi economica, ai Lombardi la bicicletta piace sempre di più e i numeri dimostrano che il suo utilizzo è maggiore anche nel tragitto casa-lavoro o casa-scuola, laddove sono presenti parcheggi attrezzati o custoditi. I dati sono stati presentati oggi dagli assessori regionali alle Infrastrutture e Mobilità, allo Sport e Giovani e all’Ambiente, insieme al presidente della Fiab Antonio Dalla Venezia, al presidente del Comitato Lombardia della Federazione ciclistica italiana Francesco Bernardelli, al vice presidente Cordiano Dagnoni e a due glorie del ciclismo italiano come Ernesto Colnago e Felice Gimondi.

"Il problema della mobilità ciclistica - ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture - è che è difficilmente quantificabile e questo studio è tanto più meritorio, perché fa luce su chi sono gli utilizzatori delle due ruote. I dati raccolti oggi confermano che, tanto più si realizzano infrastrutture dedicate, tante più persone si sentono incentivate all’utilizzo. Mi auguro che la prossima Giunta prosegua e intensifichi gli sforzi fatti per accrescere l’uso delle due ruote. Le Istituzioni in questo ambito possono fare di più: certo ci sono autostrade, ferrovie e altro a cui badare, ma gli interventi per la ciclabilità hanno spesso costi, contenuti e benefici importanti”.

Regione Lombardia, con due progetti inseriti nel Piano regionale della mobilità Ciclistica, sta, da un lato, portando avanti un’attività di raccolta dati sulle nuove infrastrutture e sui nuovi servizi e, dall’altro, monitorando l’utilizzo della bicicletta nei capoluoghi di provincia. Ha inoltre stanziato 11,3 milioni per 45 progetti di infrastrutture e servizi per la mobilità ciclistica e l’ampliamento dei sistemi di bike sharing, ha aderito alla petizione Fiab sull’infortunio in itinere e alla Settimana europea della mobilità.

"Molto è stato fatto e molto è ancora da fare, per consentire a chi utilizza le due ruote di muoversi in modo sicuro - ha commentato l’assessore allo Sport e Giovani -. La bicicletta è un mezzo su cui è importante investire, perché rappresenta non solo una fonte di risparmio in termini economici, ma consente anche di mantenersi in salute. Occorrono però piste ciclabili sicure e garantite".


"Questo studio - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente - è un esempio concreto di sussidiarietà orizzontale e contribuisce a educare i cittadini all’utilizzo della bicicletta: un comportamento che consentirebbe uno sgravio dal punto di vista ambientale in termini di CO2 e di minori emissioni di PM10. È essenziale in tal senso il supporto delle associazioni che, collegando l’azione amministrativa con il territorio, aiutano le Istituzioni a identificare le politiche necessarie. È dunque estremamente importante che l’uso della bicicletta entri a fare parte della nostra educazione ambientale, sia per quanto riguarda gli automobilisti, in chiave di maggiore sicurezza, che per i ciclisti e i pedoni".