Sumirago, 5 gennaio 2013 - Sumirago sgomenta per la sorte di Vittorio Missoni e moglie, scomparsi insieme ad altri due italiani e pilota e copilota del veivolo, a bordo di un volo diretto a Caracas. Nella fabbrica della famiglia Missoni, edificio che si trova a poca distanza dalla villa di famiglia, si è svolta una riunione dei dirigenti della griffe. La villa, che è circondata da un parco, appare silenziosa e sulla porta si è visto solo un custode.Vicino alla casa dei Missoni, che dalla strada non è possibile vedere perché protetta da una alta siepe, si trova anche l’edificio che ospita il quartier generale del marchio, nel quale e’ in corso la riunione di alcuni dirigenti. Attualmente nella fabbrica non ci sono dipendenti per via del periodo festivo. In questi giorni, tra l’altro, a Sumirago non c'è il sindaco che si trova all’estero in vacanza.

Sconvolto il parroco di Sumirate, don Daniele Gandini,  dove ha sede la casa di moda Missoni: "“Stamattina, appena ho appreso la notizia - dice - ho cercato subito di mettermi in contatto con i familiari e, in particolare, con Ottavio, che ho conosciuto. Purtroppo non l’ho trovato”. Secondo il parroco di Sumirago, la famiglia Missoni si è dimostrata in questi anni molto attenta nei confronti della comunità e dei suoi bisogni.
Per questo motivo, è grande l’apprensione per le sorti dell’areo scomparso in Venezuela su cui volava Vittorio".
 

Anche nel bar tabacchi di via Sant’Antonio, Daniele Vanoni, il titolare, racconta come la notizia sia stata appresa da tutti stamattina in televisione. Nel suo bar, già affollato, non si parla d’altro: “Personalmente l’avrò visto un paio di volte - dice Vanoni all’Adnkronos - ma c’e’ grande sconcerto tra di noi. Era una persona conosciutissima, che ha dato tanto al comune di Sumirago”.

 

Anche il Presidente della provincia di Varese Andrea Della Bella esprime il suo rammarico: "Siamo sicuri di interpretare il pensiero di tutti i cittadini della nostra provincia esprimendo tutta la vicinanza alla famiglia Missoni, che sta vivendo momenti di grande apprensione. Ci auguriamo che il tutto si possa risolvere nel migliore dei modi e che un’icona del nostro territorio come la famiglia Missoni, che ha portato il nome di Varese in tutto il mondo e rappresenta ancora oggi un grande esempio di imprenditoria familiare, possa ritrovare al più presto la serenità"