Gallarate, 2 gennaio 2013 - L’anno nuovo porta  "tradizionalmente" il ritocco al pedaggio autostradale lungo la A8: trascorso un minuto dalla mezzanotte, mentre scoppiavano i botti per festeggiare l’arrivo del 2013, ne veniva aggiornato il costo. Il ritocco di 10 centesimi per ora non riguarda le vetture, che continuano a pagare 1 euro e 40 centesimi al casello di Gallarate Nord, ma interessa i veicoli di classe B, furgoni e mezzi pesanti. Al momento dunque non si mette la mano nelle tasche dei pendolari, tuttavia il rincaro di 10 centesimi si fa sentire sui mezzi "di lavoro". Già negli anni passati l’attenzione da parte degli amministratori locali, a cominciare dal presidente della provincia di Varese Dario Galli, è sempre stata alta nei confronti della Autolaghi, la più vecchia autostrada italiana, tra le più utilizzate e ormai al collasso per volume di traffico.

 

Giusto un anno fa, di fronte all’ennesimo rincaro scattato con il 1 gennaio, il presidente Galli si faceva sentire sulla vicenda sottolineando che qui al Nord si continuavano a spremere i cittadini mentre in altre parti del Paese "si continua ad usare le autostrade e a non pagare". Ad un anno esatto, ci risiamo: la A8 di nuovo interessata dal rincaro del pedaggio anche se, per ora, il male è minore poiché sono escluse le vetture. E al momento i pendolari a quattro ruote tirano un sospiro di sollievo. Il ritocco comunque fa discutere. "Purtroppo fa parte del piano di privatizzazione delle autostrade – dice Andrea Barcucci, presidente del circolo bustese di Legambiente -. La situazione dell’Autolaghi la conosciamo, i problemi sono tanti e ancora in attesa di soluzione. Noi da tempo chiediamo l’abolizione della barriera di Gallarate. La soluzione da noi proposta è di mantenere il pedaggio a Milano e basta, evitando quindi di penalizzare chi si sposta da Varese verso il capoluogo. E poi bisogna incentivare il trasporto pubblico, migliorandolo".

 

Perplesità manifesta il sindaco di Ferno Mauro Cerutti che dice: "Continuano i provvedimenti da parte di una politica che non tiene in considerazione chi lavora. Ancora un rincaro in Autolaghi non è certo ciò che ci voleva per questa autostrada, lungo la quale ormai si viaggia quasi sempre a passo d’uomo, in fila. Altro che collegamento veloce con Milano, il servizio è tutto da ripensare. Invece gli interventi riguardano solamente i rincari del pedaggio, mentre si continua a rimanere in coda".