Varese, 7 novembre 2012 - Muoverà tre milioni di euro sul territorio, e a costo di spendere molto di più, sarà realizzato solo ed esclusivamente qui, tra Luino e Varese. «Il Pretore di Cuvio», celebre romanzo di Piero Chiara, sta per diventare un film e punta davvero in alto.

«Speriamo sia pronto entro maggio per poter partecipare ai festival di Locarno e Venezia», ha spiegato Sarah Maestri, luinese già nota come attrice e ora anche produttrice. Sarà proprio lei, o più precisamente la casa cinematografica che ha aperto apposta per questo film, la «Chichinscì», a realizzare il film dopo aver ottenuto i diritti del romanzo. Tutte le istituzioni nel frattempo sono state coinvolte e hanno contribuito come possibile tra finanziamenti e supporto pratico alle riprese, mentre i protagonisti dell’iniziativa sperano che i privati facciano il resto anche con sponsorizzazioni. Resta infatti il nodo della copertura dei costi, in via di riduzione grazie a collaborazioni varie attivate a questo scopo ma tuttora scoperti per circa il 30%.

La Provincia ha stanziato 80mila euro per partecipare a un bando Cariplo che dovrebbe portare una cifra almeno doppia. «Il progetto comprende una serie di attività parallele alla produzione del film - ha spiegato l’assessore provinciale Francesca Brianza - mostre sul cinema, corsi di formazione in tema, concorsi e documentari del backstage». L’obiettivo è anche il coinvolgimento dei cittadini, da impiegare anche in piccoli ruoli o comparse.

Il sindaco di Luino Andrea Pellicini, intanto, garanitisce fin da ora il servizio della Polizia locale per consentire le riprese, dato che proprio la cittadina lacustre sarà il set principale; il Comune di Varese, altra sede di riprese con i cortili anni ’30, Palazzo Estense e scorci dei parchi, contribuirà anche economicamente. Anche l’annuale manifestazione «VareseCinema» sarà dedicata al film, con la diretta organizzazione della casa di produzione, che potrà così incassare il finanziamento di circa 40mila euro.

A dicembre, dunque, si comincia. Prima di tutto sarà preparato tutto quel che serve alle riprese. La principale sede operativa è Palazzo Verbania a Luino: lì ci saranno i camerini, i costumi, l’attrezzatura, e si selezioneranno attori e comparse. Il primo «ciak» a gennaio 2013, con ambientazioni sia interne che esterne rigorosamente insubriche. «Finalmente un film girato qui con la bella pronuncia lombarda e varesotta - ha dichiarato il presidente della Provincia Dario Galli - a dispetto di quello che si è sentito di norma al cinema negli ultimi venti o trent’anni. Oltre tutto la produzione cinematografica locale è una produzione bella che merita di essere sostenuta». Fra i presenti nel pubblico anche Piera Corsini, decana della cultura luinese e grande amica di Piero Chiara.

di Francesca Manfredi