Malpensa, 31 agosto 2012 - Appello al Governo da parte della Uil dopo il sorpasso di Linate su Malpensa, con 630.000 voli in transito per destinazioni intercontinentali nel 2011 nello scalo cittadino e 450.000 in quello in provincia di Varese. «È tempo che il governo affronti con chiarezza e determinazione la questione» spiega il segretario generale della Uil della Lombardia Walter Galbusera. Secondo il sindacalista bisogna dare attuazione agli interventi, «già per altro previsti dalle norme, per sconfiggere ogni forma di localismo e dare concretezza alle annunciate politiche di sviluppo attuando il Piano annunciato dallo stesso Ministero delle Infrastrutture e dall'Enac».

Secondo Galbusera, «le gravi difficoltà economiche dell'aeroporto di Malpensa rischiano di trasformarsi in crisi irreversibile in assenza di interventi adeguati e tempestivi», poiché «sta fallendo miseramente il progetto strategico, l'unico realistico se si vuole mantenere l'unicità del sistema Malpensa-Linate, che affida al sito varesino la funzione di garantire i collegamenti di lunga distanza in attesa di un vettore che garantisca una piena attività di Hub e a Linate il ruolo di City Airport con un volume di traffico ridotto rispetto a quello attuale».

Oggi, secondo Galbusera, avviene «esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere» dopo «l'aggiramento del decreto Bersani bis anche con la complicit à di Alitalia». «Di questo passo - prosegue il sindacalista - l'aeroporto di Malpensa diventerà l'appendice malata di Linate e si trasformerà da opportunità di sviluppo a fattore di crisi per l'intera Sea». «Tutto questo - conclude - avviene nella sostanziale indifferenza dei soggetti politici e istituzionali, mentre l'azionista Comune di Milano è alle prese con le sue comprensibili esigenze di bilancio».