Gallarate, 21 luglio 2012 -La squadra di cricket dell’Associazione pakistani varesini (Apv) lo scorso maggio ha conquistato in Emilia il primo posto nei Mondiali antirazzismo, un’importante manifestazione sportiva che ha visto la presenza di circa 10mila persone di tutte le nazionalità e che si è svolta in uno spirito di amicizia tra i popoli. La squadra si allena a Gallarate, nello spazio del mercato in via Torino, ma è chiaro che un’esperienza sportiva così significativa, visto il titolo mondiale vinto, avrebbe adesso bisogno di spazi adeguati. Così l’associazione, sostenuta dalla Uisp, ha fatto una proposta all’amministrazione comunale di Gallarate chiedendo di poter utilizzare un’area verde al momento in stato di degrado e abbandono, nel rione di Cajello.
 

Proposta  che ha subito fatto rizzare i capelli in testa ai leghisti, da anni sulle barricate contro la presenza di una moschea a Gallarate. Ora c’è una nuova «grana» per il Carroccio: il campo da cricket. Immediata la presa di posizione del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Paolo Bonicalzi, che in seduta consiliare ha detto «Cajello non è Islamabad: abbiamo già un centro culturale islamico, chiedete ai residenti se sarebbero contenti del campo da cricket». Messaggio chiaro: per il Carroccio niente campo. Diverso l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di centrosinistra, guidata dal sindaco Edoardo Guenzani, che sta valutando la richiesta arrivata dagli atleti pakistani, pronti a risistemare l’area a loro spese mettendola poi a disposizione della comunità gallaratese.

«Al momento – fa sapere Guenzani – è prematuro stabilire se il campo individuato dall’associazione pakistana potrà davvero essere destinato al gioco del cricket. Probabilmente dopo l’estate si arriverà a una decisione definitiva. In ogni caso la proposta va tenuta nella debita considerazione: lo spazio versa in pessime condizioni e chi si candida a gestirlo ha manifestato l’intento di provvedere al suo recupero». Un luogo abbandonato o quasi, fa rilevare ancora Guenzani «potrebbe invece diventare un’opportunità di socializzazione e aggregazione, per questo l’amministrazione comunale farà tutti gli approfondimenti del caso». Gli atleti pakistani, nella speranza che il loro desiderio si realizzi, hanno manifestato l’intenzione di omaggiare il sindaco con la coppa vinta ai Mondiali antirazzisti. 
 

di Rosella Formenti