di Rosella Formenti 

Lonate Pozzolo, 27 giugno 2012 — Niente tuffi nel Ticino. La qualità delle acque del «fiume azzurro», il mare di casa per migliaia di persone che con l’arrivo dell’estate cercano refrigerio sulle sue sponde, secondo i risultati delle analisi effettuate dall’Asl non è tale da consentire la balneazione. Dunque niente nuotate affrontando la corrente, niente tuffi in acqua. Il Comune di Lonate Pozzolo, come quello di Vizzola Ticino, ha emesso nei giorni scorsi un’ordinanza con la quale si rende noto il divieto di balneazione. I cittadini saranno informati dai cartelli che sono già in fase di collocazione lungo la riva del fiume, presa d’assalto nell’ultimo weekend dalla gente in fuga dal gran caldo della città.

«Si tratta di una decisione presa a malincuore – spiega il sindaco, Pier Giulio Gelosa – ma davanti al rapporto dell’Asl sulla qualità dell’acqua che non consente la balneazione non ho potuto far altro che emettere l’ordinanza. La salute prima di tutto». Gelosa ricorda gli anni della sua gioventù, legati alla presenza del grande fiume. «Era il nostro mare – dice il sindaco – con gli amici raggiungevamo la sponda, ci si divertiva, di mezzo c’era sempre la fetta d’anguria e poi i tuffi nelle acque fresche del fiume». Un ambiente per fortuna ancora bello, sottolinea il primo cittadino, «che merita di essere frequentato anche se non ci si può tuffare. Il paesaggio è immerso nella tranquillità, si sta davvero bene, quindi i gitanti sono i benvenuti. Faccio solamente due raccomandazioni: rispettare l’ordinanza di divieto di balenazione, quindi non tuffarsi, e non lasciare rifiuti in giro. Un comportamento rispettoso è infatti fondamentale per mantenere integro l’ambiente naturale che caratterizza il percorso del Ticino».

Gelosa è comunque fiducioso sul futuro balneabile del fiume azzurro: «I comportamenti negli anni sono cambiati, ci sono segnali positivi e dunque sicuramente tra qualche anno ci si potrà di nuovo tuffare». Per ora no. «Beh, è un sacrificio mica da ridere – dice una coppia arrivata per trascorrere una giornata di ferie in riva al fiume – chiaro che l’acqua fresca è invitante, ma meglio rispettare l’ordinanza per evitare spiacevoli sorprese». Nell’acqua a mollo beatamente, bloccata da alcune pietre, c’è però un’anguria che servirà contro il caldo. «L’acqua del Ticino è meglio di qualsiasi frigorifero portatile», dicono i due sorridendo. Almeno per questo non c’è alcun divieto e tra un paio d’ore la fetta d’anguria sarà bella fresca, davvero l’ideale in una giornata afosa; soprattutto se per rinfrescarsi non è possibile tuffarsi nel fiume che continua a scorrere invitante e tentatore davanti agli occhi.