Lonate Pozzolo, 29 maggio 2012 - Per difendere via Gaggio, l'area verde nel cuore del Parco del Ticino minacciata dal progetto di ampliamento di Malpensa, in particolare dalla terza pista, si sono mobilitati Fai e Wwf con i loro massimi esponenti, Giulia Maria Mozzoni Crespi e Fulco Pratesi, insieme a Philippe Daverio con la sua campagna Save Italy.

"Ogni iniziativa che va nella direzione della tutela del territorio - dice il sindaco di Lonate Pozzolo, Pier Giulio Gelosa - è lodevole. Malpensa ci preoccupa. Giovedì a Milano si terrà la prima riunione dell'osservatorio voluto da Roberto Formigoni, presidente della Regione, e Giuliano Pisapia, sindaco del capoluogo, proprio su Malpensa e la necessità di una revisione dei piani che riguardano lo scalo. Secondo dati più recenti,con la nuova situazione che si è creata è evidente che la terza pista vada accantonata. Altro punto che va affrontato e risolto quelle delle case delocalizzate: non si può pensare che possano rimanere in stand by ancora a lungo".

Domenica intanto è stata davvero una giornata straordinaria per via Gaggio, una giornata per dire no alla terza pista e all'invasione di cemento e asfalto, grazie all'iniziativa "Una passeggiata tra fiume e brughiera", organizzata da Fai e Wwf in collaborazione con il comitato Viva via Gaggio e il Parco del Ticino e patrocinata dal Comune di Lonate Pozzolo. Una giornata che oltre agli illustri partecipanti, tra i quali anche Rosita Missoni (moglie del celebre stilista), pure lei convinta che "la brughiera va salvata, è un'area bellissima", ha saputo coinvolgere oltre un migliaio di persone mobilitate a tutela della natura e della bellezza del paesaggio.

Chiaro il messaggio di Giulia Maria Mozzoni Crespi, che ha indossato la t-shirt del comitato Viva via Gaggio: "La bellezza del parco va tutelata, qui bisogna incentivare il turismo, la natura e l'agricoltura potrebbero dare un'occupazione ai giovani, dobbiamo lavorare tutti per uno scopo comune, salvare la bellezza". Fulco Pratesi ha sottolineato come le minacce che incombono su via Gaggio e il Parco del Ticino con lo sviluppo di Malpensa produrrebbero "danni irreversibili al territorio, con l'aumento del cemento, dell'asfalto e dell'inquinamento provocato dagli aerei". Philippe Daverio ha invece liquidato con poche parole la vicenda terza pista: "Non la faranno perché non hanno più soldi ma quel progetto è nato perché il territorio era già compromesso", ha detto il critico d抋rte che non ha mancato di evidenziare, accanto agli esempi di bello come la piazzetta di Tornavento, anche quelli brutti come certe ristrutturazioni o nuove costruzioni.