Varese, 27 maggio 2012 - ''Mi interessa parlare di contenuti e prospettive. Le alleanze sono una cosa da Prima Repubblica, neanche da Seconda''. Roberto Maroni liquida così la possibilità di riaprire il dialogo con il Pdl. La domanda arriva a margine di un convegno sui rapporti ''fra Padania e Svizzera'' a Varese. Il triumviro del Carroccio ha dribblato il tema del rapporto con l'ex alleato azzurro. "Se ne discuterà al congresso federale'', ha detto; poi sull'iniziativa dei formattatori del Pdl a Pavia: ''A me - sta bene che tutti facciano quello che devono fare nel proprio partito: noi abbiamo un compito importante nella Lega che è quello di ripartire, di rilanciare l'azione politica e lo faremo nei congressi''.

Nel corso dell'incontro pubblico promosso dall'associazione Terra Insubre (di area leghista e in passato contestata da Umberto Bossi) Maroni ha ribadito che il Carroccio è "l'anticorpo" nei confronti del centralismo italiano ed europeo. L'ex ministro dell'Interno ha citato la questione dei rapporti con l'Europa, ''che deve diventare delle regioni''. Maroni ha elogiato il federalismo svizzero, con il quale allacciare rapporti di collaborazione. Il progetto sarebbe quello di una regione transfrontaliera. ''Mi interessa il progetto di una macroregione alpina - ha detto - ma potremmo invece pensare a una microregione insubrica, più facile da realizzare, anche perché ci sono gli strumenti legislativi per farlo''.

Attualmente un'associazione, la Regio Insubrica, raccoglie rappresentanti delle province di Varese, Lecco, Como, Verbania e Novara, oltre che del Canton Ticino. ''Magari un giorno, con un Cantone Insubria, la Svizzera avrà 27 cantoni'', ha scherzato Maroni, secondo il quale la nuova Europa nascerà proprio da aggregazioni come quella da lui suggerita, anche perché si è detto convinto che ''l'euro finirà probabilmente in archivio''.