Lonate Pozzolo, 23 maggio 2012 - In piena attività a Lonate Pozzolo il comitato «Viva via Gaggio», sempre mobilitato contro il progetto della terza pista a tutela di quella parte di brughiera che rischia di sparire sacrificata allo sviluppo dell'aeroporto. Il comitato ribadisce il suo no a qualsiasi sviluppo di Malpensa. Due le iniziative in programma che riguardano lo scalo e il suo futuro: la prima a Cardano al Campo, giovedì alle 21 al Quarto Stato, la seconda domenica all'ex dogana austroungarica a Tornavento, frazione di Lonate Pozzolo, a rischio delocalizzazione se dovesse essere realizzata la terza pista. L'incontro di giovedì sera, dal titolo «Malpensa e dintorni», offrirà l'occasione ai cittadini di porre domande proprio sul futuro dell'aeroporto e sui progetti di sviluppo, a partire dalla terza pista.

«La serata - spiega Waler Girardi, portavoce del c omitato Viva via Gaggio, relatore all'incontro con Jimmy Pasin e Maurizio Casati - è un momento di confronto importante con la gente che abita in questo territorio e che avrà l'opportunità di conoscere che cosa sta accadendo proprio in questa zona e di avere risposte sui piani di sviluppo per Malpensa, nei confronti dei quali noi ribadiamo la nostra decisa contrarietà». Domenica prossima invece, alle 10, l'importante iniziativa a Tornavento, organizzata da Fai, Wwf e comitato Viva via Gaggio, con il patrocinio del Parco del Ticino e del Comune di Lonate Pozzolo. Interverranno Fulco Pratesi del Wwf, Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del Fai e Philippe Daverio, che saranno accanto al comitato per sostenere l'impegno a salvaguardia dell'area di via Gaggio.

«Salvare via Gaggio - spiega ancora Girardi - vuol dire salvare il Parco del Ticino che non può subire altre aggressioni in nome dello sviluppo di Malpensa. Il parco è un patrimonio prezioso per tutti, l'area di via Gaggio ha testimonianze di pregio, il parco va salvato per la sua bellezza e per la sua unicità, confermata da importanti studi scientifici. Dunque no alla terza pista, sì al Parco del Ticino e a via Gaggio, area che viene scoperta e apprezzata da un numero sempre maggiore di persone. E per noi è un bel segnale». Sulla terza pista interviene anche il sindaco di Lonate Pozzolo, Piergiulio Gelosa: «Mi sembra che alla luce degli eventi attuali la terza pista non abbia più alcuna ragion d'essere, quindi va accantonata, nello stesso tempo per Sea c'è l'occasione per ripensare la crescita di Malpensa confrontandosi con il territorio che ha subito la presenza dell'aeroporto, che lascia un'eredità pesante».

L'eredità di cui parla Gelosa sono le case delocalizzate, la cui situazione è molto preoccupante. «Sono 355 abitazioni solo nel territorio di Lonate - ricorda il primo cittadino - che non possono essere lasciate nell'abbandono. Sono un patrimonio per il quale sono stati spesi soldi pubblici e che potrebbe essere riconvertito individuando nuove possibilità di utilizzo, legate anche a una diversa pianificazione dell'aeroporto». L'appello è rivolto alla Regione perché «decida che cosa fare delle case delocalizzate che non devono diventare un monumento al degrado. Ripeto, l'area delocalizzata è un'eredità pesante che deve anche far riflettere sulle scelte future per Malpensa».