Gallarate, 21 febbraio 2012 - Lanciavano sassi contro le automobili parcheggiate in zona cimitero per fare uscire le coppiette appartate nelle vetture e rapinarle, minacciandole anche con una pistola giocattolo. Per questo motivo la polizia ha fermato due marocchini di 19 anni e un albanese di 20 con l'accusa di rapina aggravata, lesioni personali, danneggiamento e minaccia. Una tecnica molto violenta, quella messa in atto dalla banda, che in un caso ha procurato lesioni a un uomo, colpito al volto da un sasso e dai frammenti di vetro del parabrezza.

Gli episodi sono avvenuti il 5 e l'8 gennaio, in un'area frequentata anche da omosessuali. Un gruppo di giovani, armati di coltello e di una pistola giocattolo, aveva aggredito tre uomini, che erano riusciti a sfuggire ai tentativi di rapina.

I fermi erano già iniziati nei giorni scorsi, quando gli agenti del Commissariato di Gallarate avevano preso un marocchino di 17 anni, accusato di far parte del gruppo e un connazionale di 20 anni. I loro complici sono stati presi in seguito, grazie alle testimonianze delle vittime e ad alcune fotografie memorizzate nel cellulare del minorenne che ritraggono i giovani armati della pistola giocattolo utilizzata per le rapine. I tre fermati, Montassir El Ouardi, Fatah Soumir e Marjo Gjeka, sono stati portati nel carcere di Busto Arsizio. Uno di loro e' stato bloccato all'aeroporto di Orio Al Serio (Bergamo), mentre cercava di imbarcarsi su un volo diretto verso il Marocco.