Varese, 6 febbraio 2012 - Ambienti completamente al buio, pavimenti sporchi di feci e urina, non puliti da giorni: questa la drammatica condizione nella quale sono stati trovati dieci cani. All'interno un pastore tedesco anziano, libero, mentre gli altri (boxer, shitzu e galgo spagnolo) erano rinchiusi in kennel sottodimensionati rispetto alla taglia degli animali e pieni di feci e urina. Non finisce qui. Nel bagno erano chiusi, completamente al buio, si trovavano quattro gatti soriani diventati fobici a causa della costante detenzione nell'oscurità. I felini erano talmente spaventati che non è stato possibile alcun accertamento clinico da parte dei medici veterinari presenti e un esemplare, terrorizzato, è fuggito alla cattura e si è allontanato dall'abitazione.

A portare alla luce la triste vicenda, sono state le guardie zoofile dell'Oipa di Varese che con il supporto dei carabinieri di Busto sono intervenute per un controllo amministrativo in un'abitazione nel centro di Busto Arsizio con annessi alcuni box per il ricovero di cani. L'intervento è scattato a seguito di una segnalazione arrivata all'Organizzazione Internazionale Protezione Animali il 4 febbraio.

Nei piccoli box esterni, costruiti senza la necessaria autorizzazione sindacale sanitaria e senza rispettare la normativa vigente (in quanto risultava assente sia lo spazio chiuso per riparare gli animali dal freddo e dalle intemperie sia la copertura) erano rinchiusi 3 cani, due boxer e un pastore tedesco, impossibilitati a vedere l'esterno perché i box erano coperti da teli neri. Gli animali erano fortemente provati dalle condizioni di gelo alle quali erano esposti. Non solo i cani non avevano a disposizione alcun tipo di giaciglio ma non avevano neppure la possibilità di abbeverarsi perché l'acqua si era trasformata in un blocco di ghiaccio. Gli accertamenti veterinari compiuti sul posto hanno evidenziato che tutti i cani erano denutriti.

Ma la galleria degli orrori non ha risparmiato anche due testuggini acquatiche del tipo Trachemys Scripta Elegans (tartarughe dalle orecchie rosse) collocate nel vano sottoscala dell'abitazione in un terracquario, con filtro e riscaldatore spenti, in una quantità d'acqua insufficiente e senza zone asciutte, condizione indispensabile per questo tipo di animale, tanto che mostravano chiari segni di macerazione della cute.

Tutti gli animali sono stati sottoposti a sequestro preventivo di iniziativa e affidati a strutture idonee: i cani, dei quali solo 7 risultano intestati alla proprietaria dell'abitazione, ai canili municipali di Busto Arsizio, Gallarate e Varese, i felini al Parco Felino di Gallarate e le testuggini alla clinica veterinaria "I Ronchi" di Gallarate. I box sono stati posti sotto sequestro amministrativo e la proprietaria denunciata per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze . L'Oipa Italia Onlus sta inoltre valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento penale in quanto la denunciata, nota a molti gruppi animalisti per il suo attivismo, aveva fatto richiesta per diventare guardia zoofila.