Busto Arsizio, 28 luglio 2011 - Lo Stato ha recuperato oltre 450mila euro grazie all’attività di controllo della Guardia di Finanza in un settore meno appariscente rispetto ai servizi antidroga e contrabbando. Si tratta delle ispezioni per verificare il pagamento della tassa di concessione governativa sui passaporti. Nel corso del primo semestre del 2011, i finanzieri di stanza all’aeroporto della brughiera hanno rilevato un totale di 1552 violazioni. In media si tratta di oltre otto multe al giorno.

In tutto, quando saranno pagate, le ammende frutteranno all’Erario un’entrata di 455.018 euro fra tributi e sanzioni. L’anno scorso l’attività eseguita aveva portato a contestare 673 violazioni sull’imposta, con il recupero per le casse dello Stato di 205.160 euro. È evidente, dalla comparazione dei dati statistici, il giro di vite deciso nel 2011. L’utilizzo del passaporto, per viaggi in Paesi esteri che non fanno parte dell’Unione Europea, deve essere preceduto dal pagamento della tassa di concessione governativa, assolta acquistando la apposita «marca da bollo», del costo di 40,29 euro.

Il talloncino va applicato sul documento prima della partenza e vidimato. Il contrassegno ha validità per 365 giorni, che devono essere conteggiati tenendo presente, come termine iniziale, la data di rilascio del passaporto. L’amministrazione finanziaria può procedere all’accertamento delle violazioni entro tre anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione.