Varese, 24 maggio 2011 - Il bonus bebe’ di mille euro per i nati del 2005 che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi decreto’, previa lettera a tutte le famiglie italiane o comunitarie con neonati residenti in Italia, non dovra’ essere restituito dagli stranieri extracomunitari che lo hanno incassato.

Lo ha decretato la Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso della Procura di Milano contro la decisione del gup di Varese di non luogo a procedere nei confronti di una ecuadoregna che aveva ricevuto la lettera del premier in cui la donna veniva informata del sussidio economico di mille euro previsto in suo favore per la nascita del figlio.
 

Un assegno da mille euro che e’ costato a Laura Ericka C. una denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico. Il gup del Tribunale di Varese, nel febbraio 2010, dichiaro’ il ‘non luogo a procedere’ nei confronti dell’ecuadoregna. Giudizio convalidato anche dalla Sesta sezione penale della Cassazione - sentenza 20106 - che ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura milanese.

In particolare, la Suprema Corte ha rilevato che “il giudice di merito ha escluso la sussistenza dell’elemento soggettivo dei reati contestati, evidenziando, per un verso, l’induzione in errore determinato da una lettera a lei indirizzata dal Presidente del Consiglio, in cui la donna veniva informata del sussidio economico previsto in suo favore per la nascita del figlio e delle realtive modalita’ di riscossione”.
 

Ancora la Cassazione, facendo proprie le motivazioni del gup, pone l’attenzione sull’”avvenuta sottoscrizione di un modulo prestampato consegnato all’Ufficio postale, di cui la donna, anche per il basso livello di scolarita’ e la difficolta’ linguistica, non era stata in grado di intendere il senso della portata”.

La storia del bonus ha inizio con la lettera spedita, il 26 gennaio 2006, dal presidente del Consiglio per 600 mila bebe’ italiani. Il premier si rivolse a tutte le famiglie con neonati residenti in Italia per informarle del diritto a percepire un bonus di mille euro. La missiva arrivo’ anche nelle caselle postali degli immigrati extracomunitari, malgrado il ‘dono’ fosse riservato ai soli cittadini italiani e comunitari.