Varese, 14 ottobre 2010- I ciclisti padani resteranno al loro posto. L’Amministrazione comunale ha deciso di non farsi piegare dalla mobilitazione lanciata via Facebook da alcuni frequentatori del popolare social network. A quanto pare, saputo dell’uscita allo scoperto di un agguerrito fronte anti-sagome, i componenti della giunta sarebbero stati chiamati da molte persone. Nelle telefonate i cittadini di Buguggiate si sarebbero schierati a favore della singolare installazione, realizzata dal senatore leghista Giuseppe Leoni, architetto e scultore per diletto.

 

I pedalatori lumbàrd, di recente vittime di un atto vandalico con l’imbiancatura di gran parte delle facce scolpite in legno e acrilico, quindi, non si muoveranno dalla Rotonda degli Estensi sulla strada provinciale 1. Resta sempre in piedi l’idea di ampliare il plotone, a patto che si trovino soggetti disposti a stanziare il denaro necessario a realizzare nuove statue. In particolare il senatore pidiellino Antonio Tomassini avrebbe già dato il suo assenso a farsi ritrarre in posa di atleta. L’allestimento dei ciclisti padani, un gruppo guidato dal ministro delle Riforme Umberto Bossi con, a ruota, lo stesso senatore Leoni, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il presidente della commissione Bilancio alla Camera Giancarlo Giorgetti, il senatore Fabio Rizzi, il presidente della Provincia Dario Galli, il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, il sindaco di Varese Attilio Fontana e l’attuale vicesindaco di Buguggiate Alessandro Vedani (unico risparmiato dalla vernice spray, ndr) è stato realizzato prima dei Mondiali di ciclismo del 2008.

 

Da subito fu oggetto di molte polemiche, venendo colpita dalla mano di ignoti. Prima furono applicate alle silhouette delle orecchie d’asino, poi i volti vennero dipinti con della vernice verde. Infine, qualche giorno fa, l’ultimo blitz, su cui indaga la Digos di Varese. Ora si attende che qualche militante-volontario ripulisca i volti degli esponenti lumbàrd sui pedali, un’opera che ha attirato anche l’attenzione del New York Times. Il prestigioso quotidiano statunitense dedicò all’installazione un articolo nell’agosto dell’anno scorso.