Varese, 26 luglio 2010- In tenda al «CampoGaggio» per tre giorni e tre notti, su iniziativa del comitato «Viva via Gaggio» per dire no alla terza pista di Malpensa, ha dormito anche Simone, 11 anni, il più giovane dei partecipanti all’iniziativa, con papà Franco e mamma Michela. L’intera famiglia Simeoli ha dato così un importante contributo alla «tre giorni di presidio» organizzata nel cuore del Parco del Ticino, nell’area di via Gaggio che se la terza pista sarà realizzata sparirà completamente. L’altra notte in 12 hanno dormito nella tenda, single ma anche coniugati come Franco Bonarrigo, tutti «autorizzati» dai familiari, e soprattutto dalle mogli, a dormire fuori casa proprio per l’importanza della causa da sostenere.

 

In realtà decine di lonatesi erano pronti alla notte in tenda, ma lo spazio allestito dal Comitato non poteva contenere più di 12 persone. Riposo notturno tutt’altro che tranquillo, come ricorda Roberto Vielmi, «la buonanotte ce l’ha data un cargo alle 2 e il buon giorno un altro cargo alle 4. Questa è la situazione sul nostro territorio che non vuole la terza pista ». Intanto chi ha dormito al «CampoGaggio» è contento per aver partecipato all’iniziativa.«È stata una bella esperienza – racconta Michela, mamma di Simone – bella anche perché condivisa da tutta la famiglia. Noi non vogliamo che questo splendido bosco venga distrutto». Da Torino per sostenere l’iniziativa del comitato è arrivata Samira Cerabona, italiana con padre franco arabo. Anche lei ha partecipato al presidio 24 ore su 24 dormendo in tenda.

 

«Non è stato un sacrificio – dice Samira – per me è importante essere presente, e se lo rifaranno sarò di nuovo qui. L’area di via Gaggio è un paradiso che nessuno di noi può perdere. Per questo da domani, quando sarò rientrata a Torino mi darò da fare per parlare di questo problema anche nella mia città. Tutti ci dobbiamo muovere per salvare via Gaggio minacciata dalla terza pista».

 

Anche domenica il via vai di persone è stato continuo al presidio del comitato che ha raccolto ancora centinaia di adesioni alla petizione contro la terza pista dell’aeroporto di Malpensa, argomento dell’incontro già in calendario con l’assessore regionale al Territorio Daniele Belotti giovedì 5 agosto. E oggi prenderà il volo la documentazione per l’Unesco e Al Gore. Poi i «ragazzi di via Gaggio» contatteranno il «ragazzo della via Gluck» Adriano Celentano. Se si muove «il molleggiato» più famoso d’Italia, il Comitato è convinto di avere una chance in più per evitare che via Gaggio sparisca divorata dalla terza pista di Malpensa.