Varese, 7 luglio 2010- Con l'estate e le finestre aperte diventano ancora più pesanti i disagi causati nell’area aeroportuale dagli aerei. Disagi ancora più insopportabili soprattutto di notte, quando basta anche un solo aereo che passa sopra la casa e il sonno è rovinato. Lo sanno bene quanti abitano sotto le rotte dei jet, una convivenza, quella con l’aeroporto, che è pesante ma nonostante questo fino ad oggi il territorio non è riuscito ad ottenere lo stop dei voli notturni.

 

Il rumore è anche un problema di giorno tanto che centinaia di famiglie nei comuni di Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo sono state costrette a vendere casa e a trasferirsi altrove per recuperare tranquillità. Proprio l’inquinamento acustico è stato al centro della Conferenza dei servizi della Regione Lazio a cui ha partecipato Mario Aspesi, sindaco di Cardano al Campo e presidente di turno dell’Ancai (associazione nazionale comuni aeroportuali) durante la quale sono stati approvati l’impronta e la zonizzazione acustica dell’aeroporto di Ciampino. «È stato un passaggio significativo – spiega il sindaco cardanese - perché stabilisce principi importanti per il rapporto tra aeroporti e territorio che dovranno valere per tutti gli scali, Malpensa compresa».

 

Il risultato più significativo ottenuto riguarda l’esclusione dalla fascia B (in cui è consentito il rumore sopra i 65 decibel) di tutte le abitazioni e dei luoghi destinati ad insediamento umano (case, scuole, aree verdi) come voluto dai comuni di Ciampino e Marino e auspicato da Ancai. Per quanto riguarda la zonizzazione acustica è passato il principio di inserire, tenendo conto dei piani regolatori vigenti, tutte le abitazioni esistenti nel territorio dei comuni limitrofi allo scalo nella fascia in cui è previsto il contenimento del rumore entro i 65 decibel. Un principio da adottare anche nell’area di Malpensa secondo Aspesi. «L’approvazione della zonizzazione com’è avvenuta alla Conferenza dei servizi nel Lazio - è un fatto positivo perché ha stabilito un principio, quello del rispetto dei prg comunali nella definizione delle mappe acustiche aeroportuali che d’ora in poi dovrà essere valido in tutti gli aeroporti compreso Malpensa».

 

Un risultato importante anche secondo Piergiulio Gelosa, sindaco di Lonate Pozzolo, il Comune maggiormente penalizzato dalla delocalizzazione. «Quanto approvato nel Lazio è un passaggio positivo – dice Gelosa – credo che possa prefigurare maggiori controlli e sanzioni per i voli che non rispettano rotte e anche il contenimento del rumore sui decolli notturni che bisognerebbe fermare. Non solo, ritengo che il passo compiuto dalla conferenza dei servizi del Lazio induca a riflettere sulla terza pista: in base al principio approvato, per cui bisogna rispettare le abitazioni esistenti, la terza pista non si potrebbe fare proprio per l’impatto pesante in termini di decibel, superiore ai 65, che interesserebbe case che sono lì a Tornavento da anni». Un caso di applicazione diretta insomam del nuovo limite che adesso il territorio attorno allo scalo della brughiera chiede venga rispettato con precisione, in modo da rendere meno disagevole la convivenza col ritmo frenetico di decolli e atterraggi, destinato oltretutto a crescere nei prossimi anni.